La Russia “valuterà attentamente” come rispondere al trasferimento da parte dell’Unione Europea all’Ucraina di 1,5 miliardi di euro prelevati dai proventi rivenienti dai beni congelati alla Banca Centrale russa. Lo ha detto oggi a Mosca il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riferisce al-Arabiya. Non ci sarà una risposta immediata, ha aggiunto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Ma ovviamente questi passi da parte della Commissione Europea non rimarranno senza risposta”, ha detto. La Commissione ha sbloccato 1,5 miliardi di euro di interessi attivi provenienti dai beni russi congelati dall’Ue, una prima assoluta per i 27.
Il denaro servirà alla difesa dell’Ucraina dall’invasione russa in corso e alla ricostruzione del Paese, ha scritto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Secondo la Commissione, circa 210 miliardi di euro di averi appartenenti alla banca centrale russa sono stati congelati nell’Ue in risposta all’invasione dell’Ucraina. La società di clearing Euroclear, con sede a Bruxelles, ha annunciato di recente di aver incassato circa 4,4 miliardi di euro di interessi su questi asset nel 2023.
Tecnicamente, secondo l’interpretazione Ue, si tratterebbe di soldi di proprietà delle società di clearing, le quali reimpiegano la liquidità generata dai beni della Banca Centrale russa parcheggiati nei loro conti. Prova di questa tesi sarebbe il fatto che lo Stato belga già tassava quegli extraprofitti. Tuttavia, von der Leyen oggi via social ha parlato esplicitamente di “soldi del Cremlino”. La Bce si è detta a lungo perplessa sull’opportunità di adottare una misura simile, preoccupata per le ripercussioni sul ruolo internazionale dell’euro come valuta di riserva.
Fonte : Sky Tg24