AGI – L’emergenza siccità flagella il Sud, dopo che un anno record per il caldo e la mancanza di piogge si stanno ripercuotendo su agricoltura e turismo e stanno imponendo razionamenti dell’acqua. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha firmato un decreto per dichiarare “lo stato di emergenza regionale di Protezione civile conseguente alla situazione di grave carenza idrica di carattere potabile, nei territori della provincia di Crotone e della Città metropolitana di Reggio Calabria”.
Per queste zone, mercoledì scorso, l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale aveva dichiarato lo stato di severità idrica “Alto”, proprio per il comparto idro-potabile.
A seguito del provvedimento adottato dal governatore della Calabria, il dipartimento regionale di Protezione civile avvierà con i Comuni coinvolti e gli altri enti interessati una ricognizione sui fabbisogni in termini di interventi urgenti, principalmente legati all’assistenza alla popolazione. Intanto a Palermo è stata decisa un’ulteriore minima riduzione della pressione dell’acqua per consentire un maggiore risparmio.
Situazione d’emergenza anche in Sicilia
Nel pomeriggio a Licata, nell’Agrigentino, è arrivata la nave cisterna Ticino della Marina Militare con 1.200 metri cubi per mitigare l’emergenza idrica nell’area di Gela e dell’Agrigentino. La nave era partita dalla base navale di Augusta e con la sua fornitura dovrebbe alleviare la crisi idrica nella provincia di Agrigento. Sull’isola gli invasi sono calati di 21 milioni di metri cubi di acqua in soli 24 giorni, nonostante le restrizioni imposte in molte zone.
Il lago artificiale di Fanaco, che può contenere fino a 110 milioni di metri cubi di acqua, è a secco, così come altri 5 bacini, mentre in altri 4 la disponibilità è inferiore ai 2 milioni di metri cubi. Il timore è che il clima estivo e la scarsità di precipitazioni proseguano fino a ottobre inoltrato.
La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al riconoscimento per tutta la Sicilia delle “condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali” che consentirà alle imprese agricole e zootecniche che operano su tutto il territorio siciliano di usufruire di particolari deroghe e aiuti. L’Anbi, l’associazione dei consorzi di bacino, nel suo ultimo bollettino ha avvertito che fra tre settimane non ci sarà più acqua per l’agricoltura nel Centrosud.
Il rapporto ha descritto una situazione particolarmente grave per Puglia, Abruzzo e Sicilia, dove gli invasi sono quasi vuoti, ma grave anche in Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania e Lazio, a differenza del Nord “sovrabbondante d’acqua”, con laghi e fiumi al di sopra delle portate medie. La Coldiretti che sottolineato il grave stato in cui in cui in molte zone versano non solo le coltivazioni ma anche gli animali “rimasti senza cibo e acqua”.
Fonte : Agi