L’Unione europea invia all’Ucraina 1,5 miliardi di euro provenienti dai beni russi congelati

L’Unione Europea ha stabilito di inviare 1,5 miliardi di euro all’Ucraina. Queste risorse infatti fanno parte degli interessi generati dai beni russi che l’Ue ha congelato come parte delle sanzioni contro la Russia. La maggior parte di questi soldi (circa il 90%) sarà usata per aiutare l’Ucraina ad acquistare armi, munizioni e sistemi di difesa aerea. Il restante 10% invece sarà utilizzato per ricostruire le infrastrutture, e in modo particolare quelle energetiche, che sono state danneggiate dagli attacchi russi. Bruxelles teme che la distruzione della rete elettrica ucraina possa innescare una crisi umanitaria, nonché, un nuovo esodo migratorio durante il prossimo inverno.

Questo è il primo utilizzo dei fondi generati dagli asset russi congelati in Europa, che ammontano a circa 210 miliardi di euro in tutto.. Il piano è stato discusso per mesi e ha incontrato l’opposizione di alcuni paesi membri, in particolare l’Ungheria, che era contraria all’invio di aiuti militari all’Ucraina. Tuttavia, l’Unione europea ha trovato un modo per procedere nonostante questa opposizione, perché come ha scritto la stessa presidente della Commissione Ursula von der Leyen su X “L’Ue è al fianco dell’Ucraina. Non c’è simbolo o uso migliore per il denaro del Cremlino che rendere l’Ucraina e tutta l’Europa un posto più sicuro in cui vivere“.

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Come verranno gestiti i gli ulteriori fondi?

L’Unione europea ha annunciato che il prossimo trasferimento di fondi avverrà nel marzo 2025 e sarà destinato direttamente al bilancio dell’Ucraina. Questa modalità di trasferimento di soldi rappresenta un cambiamento significativo rispetto al precedente sistema di aiuti militari, che prevedeva il rimborso parziale agli Stati membri europei per le armi fornite a Kiev tramite un fondo chiamato Strumento europeo per la pace (Epf). Attualmente, i beni russi congelati, gestiti da Euroclear, una società con sede a Bruxelles, generano proventi che non possono essere utilizzati dalla Russia a causa delle sanzioni imposte dall’Ue all’inizio del 2022. Questi fondi saranno ora utilizzati per sostenere l’Ucraina in modo diretto e immediato.

In aggiunta, l’Unione europea sta collaborando con gli Stati Uniti per implementare un prestito di 50 miliardi di dollari a favore dell’Ucraina, con i beni congelati come garanzia. Sebbene il piano stia progredendo, rimangono da risolvere alcuni dettagli tecnici. Per garantire la stabilità e l’efficacia di tali misure, l’Ue sta valutando due principali opzioni: mantenere i beni congelati fino a quando la Russia non accetterà di risarcire i danni causati all’Ucraina oppure estendere la durata delle sanzioni a periodi più lunghi, come 18 mesi anziché 6. Le discussioni su queste proposte sono ancora in corso e proseguiranno dopo la pausa estiva, richiedendo il consenso unanime di tutti i paesi membri dell’Ue.

Fonte : Wired