I Metallica rendono omaggio al talento musicale ed artistico del loro bassista Cliff Burton, entrato nella band nel 1982 dopo aver suonato nei Trauma, con una mostra digitale disponibile nel loro nuovo museo online Metallica Black Box. Si intitola Orion: A Tribute to Cliff Burton e comprende foto, lettere, immagini e interviste che raccontano l’incredibile versatilità musicale di Cliff Burton, musicista di formazione classica che ha scelto il basso come strumento (si dice dopo la scomparsa tragica di suo fratello per un aneurisma cerebrale: «Aveva tredici anni e ha detto: sarò il migliore bassista del mondo per mio fratello» hanno raccontato i genitori) e ha portato nell’heavy metal virtuosismo, tecnica e sperimentazioni prese sia dalla classica che dal jazz.
Nella mostra virtuale Orion: A Tribute to Cliff Burton, disponibile su iscrizione per i membri del Metallica Fifth Fan Club, ci sono anche interviste a Lars Urich e ai membri dei Metallica, e ad altri grandi della scena trash metal come Frank Bello degli Anthrax, che parlano dell’impatto dei primi tre album dei Metallica con Cliff Burton, Kill ‘Em All, Ride the Lightning e Maser of Puppets sull’evoluzione dell’heavy metal. Dopo la sua incredibile scomparsa a soli 24 anni in un incidente stradale durante un viaggio sul tour bus in Svezia il 27 settembre 1988, tutti gli hanno reso omaggio: Dave Mustaine si dice abbia scritto In My Darkest Hour dopo aver sentito la notizia, gli Anthrax gli dedicano l’album Among the Living e la band californiana Metal Church escono nove giorni dopo con l’album The Dark. Nel 2009 Cliff Burton è stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame insieme ai Metallica.
«Era un ragazzo fantastico, molto divertente» a detto Lars Ulrich, «Amava la musica metal e molte altre cose, dai film horror alla fantascienza al jazz. Cliff era un artista senza compromessi, ci manca ancora tantissimo».
Fonte : Virgin Radio