OpenAI ufficializza il suo motore di ricerca sperimentale chiamato SearchGPT per ora ancora in fase prototipale e in accesso limitato. Il nuovo sistema può recuperare dati e informazioni in tempo reale e sfrutta i propri modelli di linguaggio per l’intelligenza artificiale per cercare di rompere un monopolio che sembra inscalfibile. Ci riferiamo naturalmente a Google che, Cina a parte, è il motore di ricerca per antonomasia e domina le classifiche globali di utilizzo da decenni. Ma OpenAI cerca di offrire un’alternativa puntando su un approccio differente.
Semplificando, SearchGPT cerca di proporre l’esperienza di ChatGPT nella dimensione della pura ricerca sul web, quindi puntando su un’interazione molto naturale, simile a una conversazione, per trovare in modo più semplice quello che si cerca senza dover spendere più tentativi, cercare le parole chiave giuste oppure vagliare numerosi risultati spesso poco pertinenti. L’approccio pensato da OpenAI non è quello di limitarsi a una lista senza fine di pagine web che potrebbero o meno riguardare la domanda iniziale, ma offrire una selezione quanto più precisa possibile e, da lì, seguire eventuali altre domande o ricerche correlate, proprio come se si stesse chiedendo informazioni a una persona. Per riuscirci, SearchGPT mette assieme le capacità degli ultimi modelli come GPT-4o, come per esempio la sua capacità di gestire le azioni e interazioni consequenziali con l’utente, assieme all’accesso a dati e informazioni aggiornate in tempo reale.
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Osservando il video di esempio, si simula una ricerca (c’è anche il suggerimento in tempo reale mentre si digita) di concerti musicali in una determinata località ad agosto. Il sistema propone quindi la lista già pronta, con un link di approfondimento per ogni evento, se si vuole saperne di più. L’utente può quindi chiedere ulteriori informazioni (follow-up) senza dover ridigitare il contesto, per esempio chiedendo se un determinato concerto è adatto anche alle famiglie. A proposito di link, sono mostrati in modo chiaro e se si sosta col cursore sopra si può aprire una piccola anteprima. È possibile mettersi in lista per avere la possibilità di provare SearchGPT nella sua fase preliminare.
Fonte : Wired