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Le chiavi digitali esistono da anni sul mercato delle automobili. Permettono di aprire i veicoli senza bisogno di toccarli. In molti casi le chiavi digitali possono essere trasferite sui nostri smartphone: questo processo può avvenire attraverso l’app del produttore ma anche con un salvataggio sui nostri wallet digitali.
Caravaggio, provincia di Bergamo. Una donna ha appena finito di fare la spesa con il suo bambino di un anno. Carica le ultime cose. Mentre è ancora fuori il bambino attiva per sbaglio la sicura dell’auto. Le portiere si bloccano. La temperatura comincia a salire. La donna chiama i Vigili del Fuoco, interviene una squadra, ma prima di sfondare il vetro dell’auto si trova una soluzione molto più semplice.
Quello che è successo nel tardo pomeriggio del 24 luglio in provincia di Bergamo poteva trasformarsi in un problema molto più grosso. È vero, il bimbo non è stato abbandonato ma i Vigili del Fuoco avrebbero dovuto rompere un vetro e poi estrarre il bambino dall’abitacolo. Operazione non semplicissima visto l’età del piccolo. Tutto è stato risolto da un’app che permette di aprire le portiere dell’auto anche dall’esterno.
I modelli di auto che possono essere aperti da un’app
Nel mercato delle automobili ormai ci sono diversi sistemi che permettono di aprire e accendere il veicolo anche senza l’uso di chiavi fisiche. Anzi. Le chiavi digitali sono in circolo da parecchi anni: in sintesi si tratta di chiavi che vengono viste dall’auto quando ci avviciniamo. Riconoscono la nostra presenza e sbloccano il veicolo. Il contatto fra auto e chiavi avviene con vari tipi di sensori.
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In alcuni casi queste chiavi digitali possono essere trasferite sui nostri smartphone. Il metodo non è diverso da quello che usiamo per mettere le nostre carte fisiche nei portafogli digitali degli smartphone. Già nel 2017 l’azienda Bosch aveva presentato l’app Perfectly Keyless che permetteva proprio questa operazione. Con questo tipo di app è possibile anche trasmettere la chiave virtuale ad altri utenti.
Le app per gestire le auto: il caso di Tesla
Ogni modello di auto fa storia a se. Ci sono modelli che hanno app specifiche e modelli che invece offrono solo una chiave digitale fisica. Giusto per fare un esempio, Tesla ha un’app che permette di controllare molti aspetti dell’auto. Oltre ai comandi di sblocco, le versioni che montano i software più recenti danno anche la possibilità di richiamare l’auto, facendola arrivare nel punto dove siamo dopo aver percorso in autonomia piccoli tratti: l’app non può attraversare da sola la città ma può uscire dal garage o muoversi attraverso alcuni parcheggi.
Le chiavi virtuali salvate su Google
Android, il sistema operativo per smartphone di Google, ha aperto da tempo la possibilità di salvare le chiavi virtuali delle auto direttamente nelle sue impostazioni. Funziona esattamente come le password delle piattaforma a cui accediamo di solito. Per impostarlo ci sono diversi modi, si possono salvare dall’app dell’auto, da un link inviato dal produttore o direttamente (ma è più complesso) dall’auto.
I metodi per questo tipo di accoppiamento variano molto tra smartphone e modello di auto. Potete trovare tutto sulla Guida di Google Wallet alla pagina Configurare o gestire una chiave digitale dell’auto.
Fonte : Fanpage