L’aeroporto di Francoforte è stato bloccato da un gruppo di attivisti per il clima

La mattina del 25 luglio, un’azione di protesta ambientale ha provocato gravi interruzioni alle operazioni dell’aeroporto di Francoforte, uno dei principali hub aerei europei. Il gruppo di attivisti “Letzte Generation” (Ultima generazione) è riuscito a penetrare nell’area delle piste, causando la chiusura temporanea dello scalo durante un periodo di intenso traffico estivo. Numerosi voli in arrivo, particolarmente quelli intercontinentali, sono stati dirottati verso altri aeroporti, mentre 140 partenze sono state cancellate. L’aeroporto ha ripreso parzialmente le operazioni dopo alcune ore, ma con severe limitazioni operative.

La situazione dell’aeroporto di Francoforte dopo il blocco

Si tratta del principale hub di Lufthansa e il quarto aeroporto europeo per traffico, ha gestito 1.327 voli il 24 luglio, secondo Eurocontrol. In risposta alla situazione, la società di gestione ha invitato i passeggeri a non recarsi in aeroporto senza aver prima verificato lo stato del loro volo e a considerare di avere più tempo a disposizione per il viaggio. Inoltre, per gestire la situazione, è stato emesso un “Notam” (un bollettino informativo per compagnie aeree, controllori di volo e aeroporti), che ha confermato la chiusura e le limitazioni operative. Inizialmente, gli arrivi erano permessi solo sulla pista 7 sinistra/25 destra, mentre i decolli erano limitati alla pista 18, distante dalla pista principale.

Come ha dichiarato in un post su X la stessa organizzazione ambientalista, sei attivisti sono riusciti a entrare nell’aeroporto tagliando i recinti con delle semplici cesoie,portarsi in diversi punti delle piste con biciclette e skateboard” e poi incollarsi le mani all’asfalto. Tuttavia secondo la polizia federale tedesca sarebbero stati almeno il doppio. In una foto postata dal gruppo si vede un attivista seduto sull’asfalto di una pista di atterraggio e decollo con un cartello con su scritto “Oil Kills” (Il petrolio uccide). Si tratta della seconda protesta avvenuta in poche ore. Il giorno precedente, gli attivisti avevano bloccato l’aeroporto di Colonia-Bonn, entrando sulla pista e provocando la cancellazione di circa trenta voli. Come hanno fatto sapere gli stessi attivisti la richiesta del gruppo è che il governo tedesco adotti un accordo globale per eliminare petrolio, gas e carbone entro il 2030. La vicenda ha sollevato diversi interrogativi sull’efficacia delle misure anti-terrorismo degli impianti aeroportuali.

Fonte : Wired