Il 25 luglio è uscito in esclusiva su Prime Video, dopo un passaggio ad aprile nei cinema USA, Il Ministero della Guerra Sporca, film diretto dal regista britannico Guy Ritchie e tratto dal libro di Damien Lewis “Cacciatori di nazisti. La vera storia degli uomini che hanno inseguito e catturato i più crudeli criminali del Terzo Reich”, basato su documenti desecretati del Dipartimento della Guerra britannico ai tempi di Churchill e ispirato a fatti realmente accaduti riguardanti la prima organizzazione di forze speciali della storia. In estrema sintesi, una storia vera stile Bastardi senza gloria di Tarantino: se volete saperne di più per decidere se guardarlo o evitarlo, seguiteci in questa recensione che inizia con il riassunto senza spoiler della trama.
Di cosa parla Il Ministero della Guerra Sporca
A inizio anni ’40 il Regno Unito è l’ultimo argine in Europa all’avanzata della Germania nazista, ma gli aerei della Luftwaffe fanno tremare anche i muri di Londra e urge una contromossa. Così, segretamente, il primo ministro britannico Winston Churchill affida al “Brigadier” (un gradino sotto il maggiore generale) Colin Gubbins il compito di dar vita alle prime forze speciali della storia per l’Operazione Postmaster (da cui lo scrittore Ian Fleming, che vi partecipò, trarrà spunto per i suoi romanzi sull’agente 007 James Bond).
Gubbins a sua volta affida il compito a Gus March-Phillipps (Henry Cavill), che crea il suo team: Graham Hayes, Freddy Alvarez e il danese Anders Lassen (Alan Ritchson), che come prima cosa dovranno recuperare Geoffrey Appleyard in mano alla Gestapo. A loro la missione di neutralizzare i rifornimenti della nave italia Duchessa d’Aosta ai sommergibili U-Boat tedeschi nell’isola di Fernando Po, controllata dalla Spagna (oggi parte della Guinea Equatoriale). Nel frattempo, gli agenti Marjorie Stewart e Richard Heron dovranno seguire un altro percorso per attraversare l’Africa e arrivare a congiungersi con i colleghi.
Come se non bastasse, c’è il fatto che l’operazione è così segreta che neanche i vertici militari britannici la conoscono, quindi Gus e i suoi compagni dovranno districarsi tra non pochi ostacoli per portare a termine la missione: ma tra un’esplosione e un confronto a mani nude, sappiamo che non mancano loro le risorse per farsi valere e per farci divertire. Ci fermiamo qui e vi suggeriamo di guardare il trailer prima di passare alla nostra critica (positiva, si sarà capito) di Il Ministero della Guerra Sporca.
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Perché godersi questo film di Guy Ritchie
Il rimando al già citato film di Quentin Tarantino è inevitabile, considerata la tematica simile (per quanto qui si tratti, lo ripetiamo, di una storia vera) di lotta ai nazisti. Ma questo Ministry of Ungentlemanly Warfare è puro Guy Ritchie con le sue scene d’azione spettacolari ed esilaranti al punto da essere soddisfacenti per gli occhi e per il cervello.
Il Ministero della Guerra Sporca è infatti un action comedy che funziona proprio per come esalta gli spettatori, facendoli ridere e applaudire di bombe che scoppiano e di qualunque altro modo si possa trovare per uccidere dei soldati nazisti. E il fatto che sia una Storia vera non fa che accrescere questa sensazione di godimento nel vedere i cattivi più cattivi saltare per aria.
Voto: 7.6
Fonte : Today