Oggi Meta ha annunciato di aver rimosso circa 63.000 account Facebook in Nigeria, perché presumibilmente coinvolti in truffe di sextortion, rivolte per lo più a colpire uomini adulti negli Stati Uniti. Come accade solitamente in casi di questo genere, i truffatori hanno prima convinto le loro vittime a inviare foto compromettenti, per poi minacciarle di diffonderle in rete nel caso in cui non avessero accettato di pagare un riscatto. Agli account sospesi, poi, si aggiungono anche gruppi e pagine che stavano cercando di organizzare, reclutare e formare nuovi truffatori.
Stando all’indagine di Meta, nessuno dei tentativi di estorsione è andato a buon fine, anche se in questi casi molte vittime si vergognano a denunciare. Quello preoccupa la compagnia, cosi pure come le autorità nigeriane e non solo, è l’aumento costante e inarrestabile dei casi di sextortion, alimentato in parte da un gruppo di truffatori conosciuti come “Yahoo Boys”, che operano per lo più dalla Nigeria. La difficile condizione economica degli abitanti nel paese, infatti, li porta a sfruttare truffe di questo tipo per riuscire a sbarcare il lunario, senza preoccuparsi troppo di quali siano le vittime colpite. La stessa FBI, all’inizio di quest’anno, ha avvertito di un “enorme aumento” dei casi di estorsione sessuale indirizzati per lo più ai ragazzi di età compresa tra 14 e 17 anni. Insomma, nel complesso le truffe di sextortion stanno crescendo a dismisura, e costringono Meta a trovare soluzioni utili per limitare quanto più possibile i danni alle vittime.
Proprio lo scorso aprile, infatti, la società madre di Instagram ha annunciato il rilascio di nuove funzioni sulla piattaforma, pensate per proteggere gli utenti più giovani e combattere le truffe di sextortion. Tra queste anche un’opzione che sfoca automaticamente la nudità nei messaggi diretti inviati ai minori, così da evitare di metterne a rischio la sicurezza. Una soluzione utile, che peró non sembra bastare per contenere il problema. Dopo la rimozione degli oltre 60.000 account nigeriani, quindi, ci sarà da aspettarsi una nuova azione da parte di Meta.
Fonte : Wired