Una Boccata d’Arte: 20 artisti, 20 borghi, 20 regioni

I LUOGHI – Una Boccata d’Arte è un’occasione per esplorare nuovi luoghi e progetti artistici inediti. Partendo dal borgo di Verrès (AO) in Valle d’Aosta, l’intervento Aosta Valley Wooden Collars From Lithuania di Augustas Serapinas si focalizza sia sul legame che gli abitanti hanno con la valle e la loro tradizione, sia sulla contaminazione culturale tra due territori europei distanti: la Lituania, paese d’origine dell’artista, e la Valle d’Aosta; a San Sebastiano Curone (AL) in Piemonte, La Camminata dei Corpi Salienti di Beatrice Celli ripercorre alcuni luoghi significativi delle antiche vie del sale; nel borgo di Dolcedo (IM) in Liguria, Sasha Tishkov realizza Her Branches on the Ground, Her Roots in the Sky, un intervento artistico che celebra l’ulivo come simbolo di sincretismo tra culture e territori del Mediterraneo; interrogandosi sulla matrice cristiana della sua pittura, Sofia Silva realizza Melania pieve mostarda a Palazzo Pignano (CR) in Lombardia: due grandi tele verticali poste nella navata destra della Pieve di San Martino.

DAL TRENTINO ALTO ADIGE AL FRIULI VENEZIA GIULIA – E non è tutto: a Magrè sulla Strada del Vino / Margreid an der Weinstraße (BZ) in Trentino-Alto Adige / Südtirol, Adji Dieye si ispira a cinque donne che hanno combattuto contro le egemonie culturali coloniali e realizza Can you see me? Mi vedi? Kannst du mich sehen?, un intervento composto da cinque grandi forme geometriche installate nei giardini pubblici; a Porto Levante – frazione di Porto Viro (RO), in Veneto, si sviluppa l’intervento They Are Looking at Us di Tiphaine Calmettes, fatto di sculture intese come luoghi d’incontro, sintesi di tempi e racconti diversi, ispirati da una mitologia immaginaria; in Friuli Venezia Giulia a Paluzza (UD), Mariona Cañadas e Pedro Murúa presentano Mandi Mandi. L’intreccio diventa suono, un’installazione attivabile dai visitatori che racconta la vita del borgo attraverso cinque tracce sonore.

ITALIA CENTRALE – Proseguendo in centro Italia, l’intervento Sign of Care di Sóley Ragnarsdóttir a Berceto (PR) in Emilia-Romagna decostruisce l’immaginario antropocentrico della segnaletica classica e sposta l’attenzione sulle altre specie che vivono e transitano in questi antichi camminamenti; con l’intervento Rock Hard Milk a Serre di Rapolano – frazione di Rapolano Terme (SI) in Toscana, Villiam Miklos Andersen riapre la piccola latteria del borgo, chiusa da tempo, rendendola uno spazio aperto a ogni ora del giorno e della notte per tutta l’estate; ad Otricoli (TR) in Umbria l’opera ( ) di Ode de Kort è una scultura cinetica composta da due parentesi metalliche; Sibillina di Caterina Morigi a San Ginesio (MC) nelle Marche è una sorta di pala d’altare che deve la forma alla facciata, gotico fiorito-fiammeggiante, della chiesa principale del paese, la Collegiata di Santa Maria Assunta; a Bassiano (LT) nel Lazio, il progetto Archive of Voices di Elena Rivoltini, a cura di Threes, prevede la stampa di un vinile e la realizzazione di un’installazione sonora site specific nello spazio della Ex Chiesa di S. Maria; Quanto potrebbe costare il ritorno del lago? di Agostino Quaranta a Gioia dei Marsi (AQ) in Abruzzo, a cura di Threes, si ispira alla posizione strategica del borgo, ai margini della conca del Fucino.

Fonte : TgCom