Zuckerberg lancia Llama 3.1, l’IA più potente di Meta, e dice ai governi: “Con l’intelligenza artificiale open source sarete più ricchi e sicuri”

Quando ad aprile scorso Mark Zuckerberg ha svelato Llama 3, il modello di intelligenza artificiale più potente di Meta, ha detto anche che l’azienda di cui è amministratore delegato stava lavorando a un modello ancora più capace, basato su 400 miliardi di parametri, che sarebbe stato in grado di competere con le IA più avanzate di OpenAI e Google.

Quel modello, Llama 3.1 405B, è arrivato ed è ora disponibile per gli sviluppatori in modalità open-source, come tutti i modelli di intelligenza artificiale a cui ha lavorato finora Meta.

Questo vuol dire che chiunque può accedere, visualizzare, modificare e ridistribuire il codice sorgente di Llama 3. Per fare un esempio, chi volesse usare LLama 3.1 per creare un nuovo chatbot capace di conversare in modo naturale con gli utenti – esattamente come fanno ChatGpt o Gemini – non dovrebbe pagare a Meta i costi di licenza della tecnologia che sta utilizzando.

“Stiamo lavorando affinché l’IA open source diventi lo standard del settore” ha detto Mark Zuckerberg presentando Llama 3.1 405B e versioni migliorate di Llama 3.1 70B e 8B, modelli con capacità inferiori ma più agili e veloci, per compiti meno complessi.

“Oltre a offrire un rapporto costo/prestazioni significativamente migliore rispetto ai modelli chiusi, il fatto che il modello 405B sia open source lo renderà la scelta migliore per il fine-tuning e la distillazione di modelli più piccoli” ha aggiunto il Ceo di Meta, la multinazionale che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp.

“Oggi, diverse aziende tecnologiche stanno sviluppando modelli chiusi di punta” ha detto inoltre Zuckerberg, riferendosi alle IA di Google, OpenAI e Anthropic che vengono definite “black box” – “scatole nere” – perché del loro funzionamento effettivamente si sa ben poco, e si ignorano i dati utilizzati per il loro addestramento.

A questo proposito, però, The Verge fa notare che Meta in realtà “non ha detto molto sui dati usati per addestrare Llama 3.1”.

“Chi lavora nelle aziende di intelligenza artificiale sostiene che queste informazioni non si possono divulgare perché si tratta di un segreto commerciale – scrive la testata americana – mentre i critici sostengono che si tratta di una tattica per ritardare l’inevitabile ondata di cause legali sui copyright infranti”.

“L’open source sta rapidamente colmando il divario – ha detto Zuckerberg -. L’anno scorso, Llama 2 era paragonabile a una generazione di modelli più vecchi, dietro lo stato dell’arte di questa tecnologia. Quest’anno, Llama 3 è competitivo con i modelli più avanzati ed è il migliore in alcune aree. A partire dal prossimo anno, ci aspettiamo che i futuri modelli Llama diventino i più avanzati del settore. Ma anche prima di allora, Llama è già leader in termini di trasparenza, modificabilità ed efficienza dei costi”.

Yann LeCun, padrino delle reti neurali e capo dell’IA di Meta, ha riassunto in tre punti perché è importante che i modelli di intelligenza artificiale siano aperti:

– L’IA open source è positiva per gli sviluppatori: messa a punto, distillazione, sicurezza, efficienza, privacy, flessibilità, portabilità, convenienza e un ampio ecosistema di collaboratori.

– L’IA open source fa bene a Meta: più grande è la comunità, più veloce è il progresso.

– L’IA open source fa bene al mondo: consente una maggiore diversità di lingue, culture, sistemi di valori e centri di interesse per gli assistenti di IA. Permette un accesso più ampio con un controllo meno concentrato.

“Llama 3.1 è gratuito, aperto e alla pari con i migliori sistemi proprietari” ha aggiunto LeCun.

Meta sostiene che il nuovo modello Llama 3.1 405B supera GPT-4o di OpenAI e Claude 3.5 Sonnet di Anthropic, i due modelli migliori in questo momento, in diversi benchmark (gli standard di riferimento utilizzati per valutare e confrontare le prestazioni di diversi sistemi, processi o prodotti).

Anche Zuckerberg, in una lettera aperta pubblicata sul sito di Meta, ha spiegato perché ritiene di fondamentale importanza i modelli di intelligenza artificiale open source: “L’IA ha una capacità maggiore di qualsiasi altra tecnologia moderna di aumentare la produttività umana, la creatività e la qualità della vita, e di accelerare la crescita economica, sbloccando al contempo i progressi nella ricerca medica e scientifica. L’open source garantirà che un maggior numero di persone in tutto il mondo abbia accesso ai benefici e alle opportunità dell’IA, che il potere non sia concentrato nelle mani di un numero ristretto di aziende e che la tecnologia possa essere utilizzata in modo più uniforme e sicuro in tutta la società”.

“C’è un dibattito in corso sulla sicurezza dei modelli di IA aperti, e la mia opinione è che l’IA open source sarà più sicura delle alternative – ha scritto inoltre Zuckerberg -. Penso che i governi giungeranno alla conclusione che è nel loro interesse sostenere l’open source perché renderà il mondo più prospero e più sicuro”.

Fonte : Repubblica