“Spero si possa ancora dire sindaca”: Mattarella ironizza sulla pdl della Lega contro l’uso del femminile

video suggerito

Alla cerimonia di consegna del “Ventaglio” il Presidente della Repubblica Mattarella difende la libertà di stampa e i giornalisti, che subiscono intimidazioni: “Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”.

0 CONDIVISIONI

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene alla cerimonia di consegna del “Ventaglio” da parte dell’Associazione stampa parlamentare, e fa ironia sullaproposta di legge della Lega, poi ritirata, che puntava a sanzionare con una multa fino a 5mila euro, l’utilizzo del femminile per cariche pubbliche o per alcune professioni, vietando il ricorso a titoli come ‘sindaca’ o ‘rettrice’.

“Spero si possa ancora dire sindaca”, ha detto il Capo dello Stato alludendo alla pdl firmata dal senatore Manfredi Potenti, elencando le personalità colpite da attentati, e ricordando quello all’ex sindaca di Berlino, Giffey, usando appunto il femminile.

Mattarella si è detto preoccupato per ill “diffondersi di una sub cultura che si ispira all’odio. Una violenza che da verbale diventa frequentemente fisica. Nei giorni scorsi il tentativo di grave attentato a Trump; in maggio quello, di più pesanti conseguenze al primo ministro slovacco, Fico; nello stesso mese quello all’ex sindaca – spero che si possa ancora dire – di Berlino, Giffey, che ha fatto seguito ad altri attentati contro esponenti politici in Germania, talvolta con conseguenze mortali; due anni fa l’attentato al marito di Nancy Pelosi, sopravvissuto a fatica. È fondamentale e doveroso ribadire la condanna ferma e intransigente nei confronti di questa drammatica deriva di violenza contro esponenti politici di schieramenti avversi trasformati in nemici”, ha detto.

Leggi anche

La Lega fa marcia indietro: ritirata proposta sullo stop ai nomi femminili per le cariche pubbliche

Mattarella condanna il “crescente antisemitismo”

“Occorre adoperarsi sul piano culturale contro la pretesa di elevare l’odio a ingrediente, a elemento legittimo della vita: una spinta per retrocedere nell’inciviltà. Si registrano anche un crescente antisemitismo, l’aumento dell’intolleranza religiosa e razziale, che hanno superato il livello di guardia. Un odio che viene spesso alimentato sul web, che va non soltanto condannato ma concretamente contrastato con rigore e severità”.

“Vi sono, in giro per il mondo, molti apprendisti stregoni, incauti nel maneggiare, pericolosamente, gli strumenti che generano odio e violenza”, ha aggiunto.

Mattarella condanna le intimidazioni ai giornalisti

Il Presidente della Repubblica ha poi fatto un riferimento alle intimidazioni subite dai giornalisti. L’ultima in ordine di tempo è l’aggressione subita dal giornalista de La Stampa Andrea Joly, picchiato da alcuni militanti di CasaPound.

“Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo”, ha sottolineato. “Documentazione dell’esistente, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni”.

“Per citare ancora una volta Tocqueville, ‘democrazia è il potere di un popolo informato’. Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”.

0 CONDIVISIONI

Fonte : Fanpage