Deadpool & Wolverine ha lo smalto dei tempi migliori della Marvel nel film più nostalgico

Si pensi al villain di questo film, Cassandra, sorella di Charles Xavier in una delle tante possibili linee temporali, perfida e potentissima. Con un effetto visivo molto bello entra nei pensieri infilando una mano nella testa degli altri, muovendo le dita come a sollevare banchi di memoria, a manipolare quello che c’è nella mente. Non è solo un effetto digitale riuscito, è una maniera di usare gli effetti per veicolare il senso del film. È il simbolo perfetto di un film che sembra volere e poter manipolare tutto con quella stessa facilità e plasticità. Con la scusa del suo umorismo sfacciato, Deadpool & Wolverine riesce a sfoggiare la scrittura migliore per un film Marvel dai tempi di Spider-Man: No Way Home. E così, mentre distrae con le battute e mostrando tutto quello che non è stato mai mostrato ma che è stato chiesto dai fan (in termini di costumi, atteggiamenti, personaggi, cameo di attori conosciuti ecc. ecc.), manipola la storia della saga e aggiusta tutto per rilanciare il franchise dell’universo Marvel.

Ma non solo: la grande idea è che il coinvolgimento di Wolverine non sia solo in quanto spalla di Deadpool, ma possa riprendere il finale, incredibile per apice emotivo e coinvolgimento, di Logan. Deadpool & Wolverine (lo dichiara all’inizio) è costruito sopra Logan, tira in ballo scene di quel film, personaggi e soprattutto esattamente i sentimenti che quel film aveva così ben spiegato e raccontato, per prolungarli e rievocarli. È un uso saggio e intelligente dei film passati e delle storie di successo in un film che mangia altri film, ha un canale preferenziale con gli spettatori che sanno tutto e hanno seguito tutto, e che davanti a loro vuole chiedere scusa per i fallimenti, riproponendosi di ritrovare lo smalto di una volta.

Fonte : Wired