Un altro iscritto al forum ha commentato: “È stupida, scura e farà di tutto per arrivare il potere, come una Hillary marrone e ritardata“. “Ricordiamo che è nera al 20%. La pelle scura che ha deriva da sua madre indiana, mentre suo padre è un giamaicano mulatto“, ha aggiunto un altro. Un utente di Gab, il social network popolare tra i suprematisti bianchi, ha scritto: “È nera. È indiana? Chi lo sa! È parte del gioco scoprirlo“.
Ma gli insulti di questo genere non si sono limitati ai forum online. In un programma su Fox News, la conduttrice Julie Banderas ha detto che le figlie di Harris “hanno un eloquio migliore” del suo, prima di aggiungere: “Mi dispiace, il solo fatto di essere parte di una minoranza non ti rende adatta alla presidenza“. E qualche settimana fa il New York Post aveva pubblicato un articolo di opinione intitolato L’America potrebbe presto dover avere a che fare col primo presidente Dei del Paese: Kamala Harris.
Il complotto della non eleggibilità
Harris, è bene ricordarlo, è nata negli Stati Uniti e può quindi ricoprire a tutti gli effetti l’incarico di presidente. Nonostante ciò, alcuni utenti che frequentano canali Telegram estremisti hanno messo online un sito web che sostiene il contrario: “Non è una CITTADINA AMERICANA DI NASCITA“, ha scritto un utente di Telegram. Online sono proliferate anche tesi cospirazioniste sull’origine dei suoi genitori, in modo non dissimile dalla teoria del complotto che ha preso di mira per anni l’ex presidente Barack Obama.
Donald Harris, padre di Kamala Harris, è nato in Giamaica e si è poi trasferito negli Stati Uniti dove ha lavorato come economista e professore all’Università di Stanford. La madre, Shyamala Gopalan, è invece nata in India e una volta arrivata negli Stati Uniti ha lavorato come scienziata biomedica presso il Lawrence Berkeley National Laboratory.
La teoria del complotto ha preso piede su X nei primi giorni di luglio, con diversi post di account con la spunta blu che hanno raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni sostenendo che Harris fosse una “anchor baby“, in quanto i suoi genitori non erano cittadini statunitensi al momento della nascita, e per questo non eleggibile alla presidenza. La maggior parte di questi post non era nemmeno corredata dalle note della collettività, il programma in crowdsourcing di X che serve a correggere le informazioni false o fuorvianti pubblicate dagli utenti.
I complotti e le menzogne su Harris aveva già superato i confini americani prima ancora della sua candidatura ufficiale. “Kamala Harris diventerà presidente se Biden verrà rimosso, ma è un’incompetente e una sospetta un’alcolizzata, nota […] per l’incapacità di costruire una frase coerente“, si legge in un articolo pubblicato prima del ritiro di Biden sul sito della tv iraniana di regime Press TV.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.
Fonte : Wired