X disabiliterà i link nelle risposte per arginare lo spam dilagante

È in arrivo una nuova funzione su X per cercare di arginare il fenomeno di spam dilagante che affligge in modo sempre più consistente il social network di proprietà di Elon Musk. Secondo quanto riportato da un ricercatore indipendente, nel codice dell’app si trova già in test limitato l’opzione di disabilitare i link all’interno delle risposte sotto a un messaggio. La conferma della bontà di questa anticipazione è arrivata anche da uno dei dirigenti di X.

Il ricercatore indipendente Nima Owji ha pubblcato lo screenshot di una funzionalità in arrivo, che permette di effettuare un’ulteriore limitazione alle attività sotto a un post. Oltre che per limitare le risposte solo agli account con i quali si è interagito in passato oppure a quelli che sono menzionati, si potrà anche disabilitare qualsivoglia link nei commenti. Capita infatti in modo sempre più frequente che sotto a un determinato post, specialmente se anche in minima parte popolare, ci sia un tripudio di risposte per nulla pertinenti al contenuto, che hanno la sola mira di portare acqua al proprio mulino. O, peggio, di deviare utenti verso siti o servizi pericolosi. E il fenomeno riguarda utenti reali così come bot. Christopher Stanley, dirigente X che si occupa di sicurezza, ha confermato l’esistenza di questa futura funzionalità in un post pubblico: “Il mio team ha costruito questo”.

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C’è però già un grosso problema in vista, perché la possibilità di eliminare la pubblicazione di link sotto a un post comporta anche una grossa limitazione a un eventuale debunking su post chiaramente basati su fake news o, peggio, su tentativi di disinformazione. Certo, ci sarà sempre la possibilità che intervengano le Note della Comunità, ma almeno per quanto riguarda la normale interazione si può offrire il fianco a malintenzionati. Non sarebbe la prima volta che Owji anticipa funzioni in arrivo, era già successo in passato con la moneta interna, una verifica ID migliorata e offerte di lavoro stile Linkedin.

Fonte : Wired