Un video diventato virale in rete in queste ultime ore ci rivela che nell’ormai lontano 1983 il fondatore di Apple aveva già previsto l’avvento di una delle tecnologie che sta cambiando il mondo, cioè i chatbot AI come ChatGpt. Nel corso di una presentazione tenuta all’International Design Conference ad Aspen, in Colorado, più 35 anni fa, infatti, Jobs ha invitato la platea a riflettere su quale sarebbe stato l’incredibile potenziale di una tecnologia in grado di rispondere alle domande degli utenti, e di pensare come un essere umano.
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Un’idea che Jobs sembrerebbe aver elaborato provando un certo senso di impotenza nel leggere un libro di Aristotele e nel non avere la possibilità di interrogare l’autore su alcune questioni interessanti. Ed è allora, evidentemente, che ha pensato che in futuro un computer evoluto avrebbe potuto sopperire a questa mancanza. “Penso che se guardiamo ai prossimi 50 o 100 anni – chiosa il fondatore di Apple nel video – se riusciamo davvero a creare queste macchine in grado di catturare uno spirito di fondo, un insieme di principi o un modo di vedere il mondo, allora quando arriverà il prossimo Aristotele, forse se porterà con sé una di queste macchine per tutta la vita e scriverà tutte queste cose, allora forse un giorno, dopo che la persona sarà morta e sepolta, potremo chiedere a questa macchina: ‘Ehi, cosa avrebbe detto Aristotele? Che ne dici di questo?’. Forse non otterremo la risposta giusta, o forse sì”.
Certo, in quel discorso ad Aspen Steve Jobs forse non immaginava che i suoi sogni sarebbero diventati realtà – e non prevedeva neppure l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa nello specifico. Quello che l’imprenditore ha fatto, però, è stato di interpretare i bisogni più nascosti degli utenti, e immaginare una tecnologia che potesse soddisfarli: in questo caso, poter ottenere risposte immediate a un dubbio o a un quesito, magari da parte di qualcuno o qualcosa che sia esperto del settore di riferimento. D’altronde, questo non dovrebbe stupirci. Steve Jobs ha costruito buona parte della sua carriera sulla capacità di soddisfare i bisogni dei consumatori. E sulla necessità di una tecnologia con cui conversare ci aveva visto lungo.
Fonte : Wired