Il 22 luglio la Commissione europea ha pubblicato i nuovi orientamenti interpretativi dei diritti dei passeggeri del trasporto aereo, con l’obiettivo di facilitarne il rispetto dei regolamenti e armonizzarne l’applicazione a livello comunitario. Come si legge in una nota, tale scelta è scaturita, oltre che per la necessità di fare chiarezza in materia, anche dal risultato di un recente sondaggio dell’Eurobarometro, in cui la maggior parte dei cittadini europei ha affermato di non disporre di informazioni sufficienti in merito ai propri diritti di passeggeri.
La disciplina
Fin dal 2016 l’esecutivo europeo fornisce gli orientamenti utili per offrire delle risposte ai vari organismi nazionali di applicazione, nonché ai viaggiatori, alle loro associazioni di riferimento e ai protagonisti del mercato. Questa revisione, che arriva a otto anni di distanza, tiene soprattutto conto delle sentenze chiarificatrici della Corte di giustizia del 2016, e consente un’applicazione più efficace e semplice delle norme. A queste, si sono aggiunte due nuove sezioni: una che riguarda le gravi perturbazioni dei viaggi e l’altra che rivede gli orientamenti interpretativi sui diritti delle persone con disabilità e quelle con mobilità ridotta nel trasporto aereo.
La Commissione ha ricordato che il compito di applicare i diritti dei passeggeri spetti ai fornitori dei servizi di trasporto, mentre quello di farli rispettare sia appannaggio degli organismi nazionali. In questo senso, le singole pratiche nazionali diverse tra loro correrebbero secondo la Commissione il rischio di creare confusione per i passeggeri, specie in merito alle misure a loro necessarie per trovare un’assistenza adeguata.
Dal sondaggio Eurobarometro è emerso, tra l’altro, come il 33% degli intervistati si senta ben informato sui diritti dei passeggeri per i viaggi in treno, il 30% per quelli in aereo, il 27% per quelli in pullman e il 16% per quelli in nave o in traghetto. Il 35% dei viaggiatori ha dichiarato di aver ricevuto informazioni sui diritti dei passeggeri, con un aumento di 13 punti percentuali rispetto al 2019. L’Unione europea è l’unica area al mondo nella quale i passeggeri sono tutelati da una serie completa di diritti. Essi si basano su tre pilastri: non discriminazione, accuratezza, tempestività e accessibilità delle informazioni e assistenza immediata e proporzionata.
Fonte : Wired