Si partirà da una produzione in piccola scala entro la fine del 2024, per rispondere alle necessità interne dell’azienda, con l’obiettivo di raggiungere grandi numeri già nel 2026. Di fatto, però, Tesla è pronta per portare i robot umanoidi a svolgere mansioni finora affidate ai dipendenti in carne e ossa. L’annuncio, come riporta l’agenzia Reuters, è arrivato il 22 luglio direttamente dall’amministratore delegato della casa automobilistica texana Elon Musk.
Ad aprile il magnate sudafricano aveva affermato che Optimus (è questo il nome del robot di Tesla) sarebbe stato capace di svolgere in fabbrica le attività proprie degli operai entro la fine di quest’anno, immaginando che esso sarebbe poi stato pronto per essere venduto al pubblico da fine 2025. Una proiezione che, alla luce dei nuovi elementi messi in campo dall’ad, pare essersi realizzata solo a metà.
I progetti in campo
Sono anni che alcune delle superpotenze mondiali dell’elettronica sono impegnate a cercare di sviluppare i propri robot umanoidi. È il caso, per esempio, della giapponese Honda e della sudcoreana Hyundai (quest’ultima attraverso la propria controllata statunitense Boston Dynamics). La causa alla base di questi tentativi è la potenziale carenza di manodopera per quanto riguarda i compiti ripetitivi che si sono rivelati o potrebbero rivelarsi pericolosi o noiosi per gli esseri umani in settori come la logistica, lo stoccaggio e la produzione.
Come sottolinea l’agenzia stampa britannica, in passato Elon Musk si è reso protagonista di annunci che non si sono poi effettivamente tradotti in realtà nei tempi evocati. Fu per esempio il caso della promessa fatta nel 2019 agli investitori di Tesla rispetto alla possibilità che quest’ultima arrivasse a gestire una vera e propria rete di robotaxi già entro il 2020.
Tesla aveva presentato il proprio progetto legato alla realizzazione di un robot umanoide già nel 2021. A un anno di distanza, nell’ottobre del 2022, la casa automobilistica aveva lanciato la prima generazione di Optimus, mentre a dicembre 2023 aveva ufficializzato la seconda generazione dell’automa.
Fonte : Wired