Chimica verde, la Lombardia lancia un nuovo programma

Nel futuro della chimica verde ci sono ricerca e innovazione, ma soprattutto la voglia che questo settore possa essere uno stimolo per la crescita dell’intero territorio lombardo. Un aspetto sul quale la Regione Lombardia si è mossa da tempo spinta dai risultati ottenuti a livello europeo, e per mezzo dell’assessore allo Sviluppo economico e presidente dell’European Chemical Regions Network (Ecrn) Guido Guidesi da tempo ha intrapreso un percorso volto a sostenere e valorizzare il settore della chimica.

Sono diversi i progetti che sono stati lanciati negli anni, l’ultimo in ordine cronologico è stato presentato il 22 luglio al Mind di Milano. Si tratta del programma “Chimica verde Lombardia per un futuro sostenibile 2024”, un lavoro che è stato reso possibile attraverso la sottoscrizione del protocollo tra Regione e Federated Innovation @MIND, e che ha come obiettivo quello di favorire una proficua collaborazione tra le aziende dell’industria chimica sostenibile e i protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione (studenti universitari, startup, ecc.). Un progetto che consentirà, oltre alla possibilità di trovare nuove soluzioni nel campo della chimica verde, di attrarre in Regione per mezzo dei suoi talenti, brevetti e tecnologie, anche investimenti di capitali pubblici e privati.

Il piano

Il piano si articola in tre fasi. La prima consiste in una manifestazione d’interesse da parte di imprese che operano in Lombardia nei settori delle materie prime organiche, inorganiche e biomasse, della chimica di base e della chimica fine e specialistica e anche le imprese dei settori utilizzatori. Queste aziende dovranno indicare le aree di innovazione prioritarie sulle quali intendono individuare soluzioni innovative.

Poi, potrà partire la seconda fase, che prevede l’entrata in scena di spinoff universitari e startup attraverso una “Call for Ideas”, presenteranno le loro proposte di innovazione. Dopodiché, come terza e ultima fase, i progetti delle startup che saranno stati selezionati da una giuria qualificata parteciperanno a un “Matching Day”, previsto a ottobre a Palazzo Lombardia, con un premio da 25.000 euro messo a disposizione da Regione e la possibilità di usufruire di una giornata di servizio di tutoring gestito da Federated Innovation.

L’importanza del settore

Del resto, con oltre 45.000 addetti e un fatturato pari a 27 miliardi di euro nel 2022 (dati Federchimica), la Lombardia mostra una vera e propria vocazione nei confronti della chimica, tanto da identificare un distretto tecnologico di vitale importanza non solo per l’Italia, ma per l’intero panorama continentale.

Infatti, risulta tra le prime sei regioni europee per numero di addetti, mentre in termini di export, la chimica lombarda ha prodotto 18,3 miliardi di euro nel 2022, ben il 42% dell’export chimico nazionale (la media manifatturiera è pari al 26%). La presenza di uno straordinario ecosistema di innovazione le consente di essere una delle regioni europee a trainare la transizione dei settori industriali tradizionali, basati sull’uso di materie prime fossili, verso forme di produzione più verdi e più circolari che prevedono il ricorso a materie prime rinnovabili. I prodotti generati dal comparto green del settore chimico sono utilizzati da imprese di diversi settori, creando un ecosistema di aziende interconnesso che spazia dall’agroalimentare al tessile. Innovazione, ricerca e digitalizzazione per continuare ad anticipare i tempi e confermarsi leader nel contesto internazionale.

Come confermano le parole dell’assessore Guido Guidesi, “l’Europa sarà competitiva in futuro se avrà ancora sul suo territorio imprese manifatturiere, la cui base parte dal settore chimico, per questo senza una prioritaria attenzione alla chimica rischia anche il comparto produttivo. Supportare innovazione, ricerca e strategia settoriale ci consentirà di guardare al futuro con ottimismo e opportunità anche per le nuove generazioni, sostenibile e innovativa ma la chimica deve tornare ad essere protagonista delle politiche industriali ed economiche”.

Fonte : Wired