Biden si ritira dalla corsa e lancia Harris: “È la cosa migliore per il Paese e il partito”

Era ormai nell’aria da tempo e alla fine l’annuncio tanto atteso è arrivato: il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è ritirato dalla corsa per una rielezione. “È stato il più grande onore della mia vita servire come vostro Presidente. E sebbene fosse mia intenzione ottenere la rielezione, credo che sia nel miglior interesse del mio partito e del Paese che io mi ritiri e mi concentri esclusivamente sull’adempimento dei miei doveri di Presidente per il resto del mio mandato”, ha scritto Biden in una lettera postata su X.

Harris in pole per sostituirlo

L’81enne presidente degli Stati Uniti era sotto pressione affinché abbandonasse la campagna per la rielezione dopo che i colleghi democratici avevano perso fiducia nella sua acutezza mentale e nella sua capacità di battere Donald Trump. Adesso parte la corsa alla sua successione e Biden ha lanciato la nomination della sua vicepresidente, Kamal Harris, che se scelta ufficialmente sarebbe la prima donna di colore candidata al ruolo nella storia del Paese. 

Kamala Harris al posto di Joe Biden: chi è la vice presidente che può guidare gli Stati Uniti

“La mia primissima decisione come candidato nominato del partito nel 2020 fu quella di scegliere Kamala Harris come mia vicepresidente. Ed è stata la migliore decisione che ho preso”, ha scritto Biden in un secondo post, in cui dice di voler “offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia il candidato del nostro partito quest’anno”. “Democratici: è ora di unirsi e battere Trump. Facciamolo”, conclude il messaggio.

Trump: “Il peggior presidente della storia”

”Biden è stato il peggior presidente in assoluto della storia degli Stati Uniti’, è stato il commento del repubblicano Donald Trump in una telefonata alla Cnn. Per l’ex presidente Harris ”sarà più facile da sconfiggere di quanto lo sarebbe stato Biden”. 

Le gaffe che hanno portato al passo indietro

L’annuncio di Biden segue un’ondata di pressioni pubbliche e private da parte dei legislatori democratici e dei funzionari del partito affinché lasciasse la corsa dopo la sua scioccante performance in un dibattito televisivo del 27 giugno scorso contro il rivale repubblicano Trump, 78 anni. L’incapacità di Biden di completare frasi chiare ha distolto i riflettori del pubblico dalla performance di Trump, con il repubblicano che ha fatto una serie di dichiarazioni palesemente false, e li ha puntati invece sulle domande relative all’idoneità di Biden per un altro mandato di 4 anni.

Le sue gaffe a un vertice della Nato, in cui ha dato la parola a Volodymyr Zelensky chiamandolo “il presidente dell’Ucraina Vladimir Putin”, e in cui ha parlato della sia vice Harris chiamandola “vicepresidente Trump” hanno dato a Biden il colpo di grazia. Solo quattro giorni prima dell’annuncio a Biden è stato diagnosticata per la terza volta il Covid-19, costringendolo a interrompere un viaggio elettorale a Las Vegas. Più di un democratico su 10 aveva chiesto pubblicamente che abbandonasse la campagna. La storica mossa di Biden, il primo presidente in carica a rinunciare alla candidatura del suo partito per la rielezione dai tempi del presidente Lyndon Johnson nel marzo 1968, lascia al suo sostituto meno di quattro mesi per condurre una campagna elettorale.

Fonte : Today