Attacchi israeliani in Yemen, morti e feriti. Gli Houthi: “Gliela faremo pagare”

Attacchi aerei israeliani hanno preso di mira il porto di Hodeida, città in Yemen controllata dagli Houthi, sul Mar Rosso. Gli attacchi contro le strutture petrolifere del porto hanno causato morti e feriti, secondo Al-Masirah TV, il principale notiziario televisivo gestito dal movimento islamista. L’esercito israeliano ha confermato di aver colpito quelli che ritiene essere “obiettivi militari” nel Paese.

L’Idf ha fatto sapere di aver attaccato il “regime terroristico Houthi” in risposta agli attacchi contro Israele. “Aerei da combattimento hanno colpito obiettivi militari del regime terroristico Houthi nell’area del porto di Hodeida nello Yemen, in risposta alle centinaia di attacchi effettuati contro lo Stato di Israele negli ultimi mesi”, afferma l’Idf, secondo quanto riporta Times of Israel.

Chi sono gli Houthi e perché stanno mettendo a rischio il commercio mondiale

È la prima volta che Israele attacca direttamente lo Yemen. Hodeida è la quarta città della nazione, con una popolazione che si avvicina al mezzo milione di abitanti, capoluogo dell’omonimo governatorato. Venerdì, un drone a lungo raggio di fabbricazione iraniana ha colpito il centro di Tel Aviv in un attacco rivendicato dalle milizie Houthi, e ha ucciso un uomo e ferito altri quattro.

Gli Houthi sono un gruppo armato, il cui nome ufficiale è Ansar Allah (i “Partigiani di Allah”), composto da milizie sciite in guerra da anni contro il governo centrale dello Yemen, che rappresenta la maggioranza sunnita della popolazione della nazione musulmana. Sostenuti dall’Iran, hanno intensificato gli attacchi contro Israele e gli obiettivi occidentali, affermando di agire in solidarietà con i palestinesi in risposta alla guerra a Gaza. I miliziani hanno iniziato ad attaccare le navi occidentali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden dopo che Israele ha invaso la Striscia in seguito all’attacco del 7 ottobre da parte dei militanti di Hamas al sud di Israele.

“Lo Yemen e il suo popolo, guidato dai fratelli di Ansar Allah, stanno pagando il prezzo della loro posizione di orgoglio, onore e difesa della Palestina e del popolo palestinese che sta subendo una guerra nazista di genocidio nella Striscia di Gaza”, ha scritto su Telegram un portavoce di Hamas commentando gli attacchi. “Lo Stato occupante sarà senza dubbio consumato dall’incendio scoppiato oggi a Hodeida, e l’accumulo dei crimini sionisti significa cambiare i meriti dell’intera equazione”, ha continuato il portavoce Hamas.

I combattenti guidati da Hamas hanno preso d’assalto le città israeliane il 7 ottobre, uccidendo circa 1.200 persone, in gran parte civili, e portando a Gaza più di 250 ostaggi. Da allora, quasi 39mila palestinesi sono stati uccisi nell’assalto di Israele alla Striscia.

Fonte : Today