AGI – Così come accaduto in occasione del primo interrogatorio di garanzia il 9 maggio scorso – a due giorni dal primo arresto -, Giovanni Toti si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Paola Faggioni. Il governatore, ai domiciliari dal 7 maggio per corruzione, era stato raggiunto da una nuova misura di custodia cautelare ai domiciliari, stavolta per finanziamento illecito, in relazione a spot elettorali durante la campagna per le amministrative del giugno 2022.
Convocato nella caserma della Guardia di Finanza della Spezia, il governatore, video collegato con la procura di Genova e con lo studio legale del suo avvocato Stefano Savi, non ha risposto alle domande e non ha rilasciato dichiarazioni spontanee. A differenza di quanto però successo in occasione del primo arresto, stavolta Toti non chiederà di essere sentito, come invece avvenne in occasione dell’interrogatorio fiume di 9 ore del 23 maggio scorso.
È stato il suo difensore a spiegarlo. Così come ha detto di aver trovato il suo assistito “stupito” per la nuova misura, “visto che i fatti erano già noti, che erano stati depositati gli atti, che se ne era discusso in sede di Riesame” ha osservato Savi. Certo, “è stata fatta una ulteriore contestazione, ma su fatti che conosciamo già: è difficile processualmente capire che senso abbia questa contestazione e perché in questo momento – ha osservato l’avvocato – Che in questa fase, per fatti di due anni fa, ci sia un pericolo tale e urgente da far scattare una nuova misura per una persona per altro già sottoposta alla stessa misura, beh…è difficile da capire”.
Intanto il legale ha depositato il ricorso in Cassazione contro il provvedimento del Riesame che aveva rigettato l’istanza di revoca dei domiciliari in relazione al primo arresto di Toti per corruzione. “Con ogni probabilità – ha poi spiegato Savi – per questa nuova misura cautelare ai domiciliari faremo un ricorso ‘per saltum’, ovvero salteremo il Riesame e andremo in Cassazione direttamente. Più o meno i problemi sono gli stessi e li faremo viaggiare in parallelo”.
Sullo sfondo dell’inchiesta giudiziaria, resta però da far quadrare anche il piano politico. Il gip Paola Faggioni ha autorizzato nuovamente l’incontro tra Toti e il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Non ci sono ancora date o orari. “Bisognerà ricalendarizzare il colloquio e tutti gli altri autorizzati dal giudice” ha spiegato l’avvocato. Nel frattempo, dopo circa 40 minuti trascorsi nella caserma della Finanza, il presidente della Liguria oggi sospeso è rientrato nella sua villetta di Ameglia, dove è recluso da oltre due mesi.
Fonte : Agi