L’ottantenne segretario generale del Partito comunista vietnamita – la carica più importante nel Paese – ha ceduto la guida del Comitato centrale all’ex ministro della Pubblica sicurezza asceso alla presidenza a maggio, dopo le “dimissioni” eccellenti degli ultimi mesi seguite alla campagna anticorruzione. Rafforzando ancora di più la sua ipoteca sulla successione.
Hanoi (AsiaNews/Agenzie) – Il leader del Partito comunista vietnamita Nguyen Phu Trong (nella foto) è in ospedale. E il presidente To Lam – il nuovo uomo forte di Hanoi – è stato incaricato di assumere anche le sue funzioni di supervisione del lavoro del Comitato centrale del Partito, del Politburo e del Segretariato. A dare la notizia che rafforza ulteriormente ad Hanoi la leadership del politico che con la “lotta alla corruzione” ha sbaragliato tutti gli avversari interni, sono state oggi pomeriggio fonti ufficiali vietnamite.
Nella gerarchia dal potere ad Hanoi quella del segretario generale del Partito è la carica più importante e l’ottantenne Nguyen Phu Trong la sta ricoprendo per un terzo mandato che scadrebbe all’inizio del 2026. Ma da tempo si rincorrono le voci sulle sue cattive condizioni di salute e le sue apparizioni pubbliche sono state molto rade negli ultimi mesi. Questo nonostante i vertici della politica vietnamita siano stati scossi da un vero e proprio terremoto, con le dimissioni eccellenti di gran parte dei leader più accreditati per la successione, tra i quali il presidente Vo Van Thuong e il presidente dell’Assemblea nazionale Vuong Dinh Hue.
A uscirne rafforzato è stato proprio To Lam, 67 anni e già ministro della Pubblica sicurezza, che dopo essere divenuto il nuovo presidente si trova adesso ad assumere ufficialmente anche l’autorità sul Partito (pur se per ora solo provvisoriamente). L’unico altro antagonista rimasto nei palazzi del potere ad Hanoi è il primo ministro Pham Minh Chinh, 65 anni, che secondo le attuali regole interne sarebbe il solo ad avere i requisiti di anzianità nel Politburo necessari per potergli contendere la carica di segretario generale nel prossimo Congresso.
“Il Politburo, il Segretariato, i leader chiave e i membri permanenti del Segretariato hanno dato ordine alle agenzie specializzate di concentrarsi sulla mobilitazione di un team di professori, medici, personale medico, esperti di spicco e sulle condizioni più favorevoli per curare e prendersi cura della salute del segretario generale”, si legge in una nota pubblicata oggi da VietnamPlus. Un’eventuale uscita di scena definitiva di Phu Trong, contemporanea a questa fulminea scalata di To Lam, aprirebbe molte domande sul futuro del Vietnam, che in questi anni con la cosiddetta “politica del bambù” ha perseguito un delicato gioco di equilibri nei rapporti con la Cina e gli Stati Uniti, puntando a ritagliarsi un proprio spazio di manovra anche nel quadro delle relazioni economiche globali.
Fonte : Asia