Queen, Brian May ha ricordato gli ultimi istanti di vita di Freddie Mercury: “Non l’ho mai visto piangere, nemmeno una volta”

Il chitarrista dei Queen Brian May ha condiviso un toccante ricordo di Freddie Mercury, ripercorrendo in una intervista gli ultimi tragici giorni della sua vita segnata dall’Aids prima della scomparsa il 24 novembre 1991: «Non l’ho mai visto piangere, nemmeno una volta».

La determinazione di Freddie Mercury a creare musica fino all’ultimo ha creato l’album più intenso e profondo e della loro carriera, Innuendo, uscito il 4 febbraio 1991 e poi le canzoni uscite sull’album postumo Made in Heaven del 1995. «Continuava a dirci: datemi delle canzoni, e io le canterò» hanno detto i Queen a proposito delle ultime session ai Mountain Studios di Montreaux e ai Metropolis Studios di Londra.

La sua morte, avvenuta un giorno dopo aver rivelato di essere malato di Aids ha lasciato un enorme vuoto nei Queen: «Io e Roger ci siamo sempre detti: se uno di noi non dovesse esserci più, sarà la fine della band. Abbiamo sofferto moltissimo, per molto tempo non abbiamo più voluto neanche parlare dei Queen». Brian May inizia una carriera solista con l’album Back to the Light del 1992 (seguito da Another World del 1998), Roger Taylor esce con il suo miglior album di pop elettronico, Happiness? del 1994, poi insieme a John Deacon prendono la decisione di tornare in studio per la prima volta senza Freddie. «È stato un lavoro duro fatto con una cura incredibile. Freddie aveva lasciato delle tracce bellissime».

Il chitarrista dei Queen ha parlato della incontenibile energia creativa di Freddie, che non lo ha abbandonato fino all’ultimo: «Ci ispirava sempre e ha continuato a farlo anche negli ultimi giorni. Voleva continuare a creare, non si è mai pianto addosso. Se fosse ancora qui, lavoreremmo come abbiamo sempre fatto». L’eredità di un interprete e frontman come Freddie Mercury è inarrivabile, ma secondo Brian May l’evoluzione della band nel progetto Queen + Adam Lambert è solo positiva: «Le canzoni non sono dei fossili, sono creature artistiche vive. È bello che possano evolversi grazie alla voce di Adam Lambert. È bravissimo, a volte io stesso quando lo sento cantare non riesco a crederci».

Fonte : Virgin Radio