Nuova ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il governatore ligure Giovanni Toti, già ai domiciliari dal 7 maggio dopo il terremoto giudiziario che ha sconvolto la politica ligure. L’accusa nei confronti di Toti è di violazione alla legge sul finanziamento di partiti in relazione a una somma di 50mila euro che sarebbero stati versati da Esselunga alla tv genovese Primocanale per le elezioni comunali del 2022 poi vinte dall’attuale sindaco Marco Bucci, non indagato. La nuova misura cautelare non allunga i tempi degli arresti domiciliari che scadono comunque a inizio novembre. Il governatore ora dovrebbe comparire di nuovo davanti al giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni.
Solo una settimana fa il tribunale del Riesame di Genova, presieduto dal giudice Massimo Cusatti, aveva respinto l’appello per la revoca dei domiciliari presentato da Stefano Savi, il legale del governatore ligure sospeso dal 7 maggio, quando è scattata la misura cautelare. Un’analoga richiesta era stata già bocciata a metà giugno: per il Gip sussisterebbe ancora il pericolo di inquinamento delle prove. Toti deve rispondere di corruzione elettorale, falso e voto di scambio.
Il governatore si è sempre dichiarato estraneo ai fatti. Davanti ai magistrati, aveva spiegato il legale dopo l’interrogatorio fiume che si è tenuto a fine maggio, “Toti si è difeso spiegando tutti i fatti che gli vengono contestati e come le richieste rivolte per contributi elettorali siano state fatte per perseguire l’interesse pubblico”. “I bonifici sono tracciati, Toti ha fatto tutto alla luce del sole – aveva detto il legale -, ha trattato tutti gli imprenditori nello stesso modo: sia che contribuivano alla sua politica o meno”. Toti è tuttora governatore della Liguria avendo deciso di non rassegnare le dimissioni.
Fonte : Today