Ragno violino, come riconoscerlo e cosa fare se si viene morsi

Il ragno violino non è aggressivo, perché morde poche volte, spesso senza rilasciare alcun veleno e solo raramente può essere fatale. Una descrizione che però non rassicura per nulla la popolazione, che dopo l’ultimo fatto di cronaca avvenuto a Palermo ha fatto registrare il boom di chiamate al centro veleni.

La paura è ancora tanta, dopo che qualche giorno fa è uscita la notizia della morte di un vicebrigadiere dei carabinieri, 52 anni, morto proprio dopo il morso di un ragno violino. Il militare era rientrato da una gita in campagna, quando ha notato un arrossamento alla caviglia. A distanza di tre giorni è poi stato ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo, dove le sue condizioni sono precipitate velocemente. La ferita si è presto infettata, ha coinvolto altri organi e provocando al militare un’aritmia cardiaca maligna. Dopo che la notizia è stata diffusa sono stati molti i cittadini che hanno chiamato il Centro antiveleni e tossicologia della clinica Maugeri di Pavia, come ha confermato il presidente Carlo Locatelli.

Come riconoscere il ragno violino e dimensioni

Il nome scientifico è Loxosceles rufescens, e si tratta di un ragno dalle dimensioni ridotte e il corpo dalla forma schiacciata, di colore marrone-giallastro. Presenta una chiazza sulla parte superiore del corpo la cui forma ricorda l’omonimo strumento musicale. A fronte del piccolo corpo (7 millimetri per i maschi, 9 millimetri per le femmine), il ragno violino ha delle zampe piuttosto lunghe che possono arrivare a 4-5 centimetri e ha solamente sei occhi.

Dove vive il ragno violino

Il ragno violino non è una novità in Italia. È fra le specie di ragni autoctoni (sette in tutto), vive all’esterno in estate e trova riparo all’interno di fessure, porte, finestre e tessuti d’inverno. È bene fare attenzione, soprattutto nei mesi freddi, a indumenti lasciati all’aperto o poco utilizzati, come scarpe, giacche e anche lenzuola. Non è un ragno pericoloso, al contrario è piuttosto pauroso e tende a nascondersi e a fuggire in presenza dell’uomo. Attacca solo se messo alle strette, schiacciato dal corpo umano o infastidito dal contatto con esso.

Il morso e i sintomi

Il morso del ragno può rimanere indolore per diverse ore, prima della comparsa dei sintomi. Nella maggioranza dei casi il morso provoca solo arrossamento, prurito, irritazione e sensazione di formicolio. Talvolta, dopo circa 48-72 ore, la ferita può infettarsi e ulcerarsi. Il veleno del ragno violino, infatti, è di tipo necrotizzante, il che significa che spesso l’area cutanea prossima al morso sviluppa necrosi e va pulita accuratamente, ricorrendo, nei casi più gravi, a un piccolo trattamento chirurgico. L’allarmismo rispetto alla gravità del morso del ragno violino, e ai conseguenti rischi, dati alla mano, sembra poco giustificato: innanzitutto non è detto che ad ogni morso corrisponda una iniezione di veleno. Questo avviene circa nel 40 per cento dei casi. Per quel che riguarda la gravità del morso, poi, in Italia le morti registrate sono rare e spesso riguardano persone con gravi malattie preesistenti.

Cosa fare se si viene punti

Non esistono antidoti specifici al veleno del ragno violino. La prima raccomandazione è quella di lavare abbondantemente con acqua e sapone l’area in cui si è stati morsi. E, se si riesce a catturare il ragno, è bene conservarlo e portarlo al centro veleni per farlo analizzare se i sintomi peggiorano. Nel caso in cui le lesioni siano significative vengono prescritti antibiotici e cortisonici, mentre negli altri casi (la maggioranza) è sufficiente pulire accuratamente la ferita, e monitorarne il decorso. Solo nei casi più gravi, se si nota che la zona centrale in della ferita diventa scura, ad esempio, o se compaiono febbre e rash cutaneo, è bene recarsi al pronto soccorso e cominciare una terapia farmacologica.

Fonte : Wired