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Roberto Vannacci è appena arrivato in Europa, ma è già finito nel mirino non solo dei suoi avversari politici, ma anche dei compagni di partito all’Europarlamento. I deputati del Rassemblement National di Marine Le Pen infatti chiedono al generale di lasciare la carica di vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa, a causa delle sue posizioni estreme su omosessuali e non solo. Del caso si è discusso in una riunione a porte chiuse dei Patrioti a Strasburgo e nelle prossime ore è attesa una decisione.
Ancora all’ora di pranzo, uscendo dall’emiciclo, il generale Roberto Vannacci con i cronisti ostentava noncuranza, sicuro che la sua carica di vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa non fosse a rischio: “Di cosa stiamo parlando, è una cosa già data per assodata”. Poche ore dopo, però, lo stesso Vannacci lasciava di fretta e in anticipo – senza più rispondere ai giornalisti – la stanza del Europarlamento a a Strasburgo, dove si stava tenendo il ‘processo’ del gruppo della destra europea al neodeputato leghista, finito nei guai già all’inizio della sua esperienza in Ue, a causa delle opinioni estreme su omosessuali e altre minoranze. Perché, per una parte dei suoi colleghi di raggruppamento, le posizioni di Vannacci un problema lo sono eccome. E in particolare gli azionisti più forti tra i Patrioti, i francesi del Rassemblement National, chiedono al generale prestato alla politica un passo indietro, dal ruolo appena assunto alla vicepresidenza del gruppo.
Il caso Vannacci doveva essere affrontato già lunedì 15 luglio, nel corso della prima riunione dei vertici dei Patrioti a Strasburgo. Ma per un ritardo nei trasporti, il generale era arrivato in ritardo all’appuntamento e così la discussione era stata rimandata. Quello stesso giorno però il capo delegazione del Rassemblement National al parlamento europeo Jean-Paul Garraud aveva avvertito che la posizione di Vannacci restava “un problema”, di cui si sarebbe dovuto dibattere, all’interno del gruppo. E così è stato. Solo 48 ore dopo, nel pomeriggio di mercoledì 17 luglio, il bureau della formazione della destra europea si è riunito di nuovo e stavolta l’eurodeputato leghista non ha potuto evitare la graticola.
“Ne abbiamo parlato, ma non abbiamo preso una decisione”, ha detto lo stesso Garraud al termine dell’incontro. Altri partecipanti hanno confermato – sotto garanzia dell’anonimato – che nel corso del vertice a porte chiuse si è discusso anche delle controverse affermazioni rilasciate dall’uomo di Salvini e che alcuni dei presenti hanno chiesto a Vannacci di lasciare la carica di vicepresidente. Le stesse fonti sostengono che una scelta definitiva sul caso è attesa già nelle prossime ore, non è chiaro se dopo un voto dei capidelegazione delle diverse nazioni rappresentate all’interno dei Patrioti. Intanto il destino del generale/politico rimane ancora in bilico.
Fonte : Fanpage