Il comparto della sicurezza informatica ha guidato nel primo semestre del 2024 il rilancio degli investimenti privati nelle startup di Israele. Lo certifica un report dell’organizzazione no profit Startup Nation Central citato dall’agenzia Reuters.
Nel dettaglio i finanziamenti sono aumentati del 31% nel periodo tra gennaio e giugno di quest’anno rispetto allo stesso semestre del 2023, toccando quota 5,1 miliardi di dollari. Una cifra che sale a 6,7 miliardi tenendo conto dei giri di affari e degli importi non divulgati ufficialmente. È stato in particolare il secondo trimestre a essere florido per le società israeliane: tra aprile e giugno sono stati movimentati in totale 3,3 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto al periodo gennaio-marzo (1,8 miliardi).
Analizzando in maniera più approfondita i dati, si evidenzia come il 56% del totale dei finanziamenti privati (2,8 miliardi) sia stato frutto di 14 mega round superiori ai 100 milioni di dollari. A livello di comparti, a farla da padrone è stato quello della sicurezza informatica, che ha contribuito per il 52% del totale, guidato da un round di un miliardo di dollari da parte di Wiz, startup che presto potrebbe diventare l’acquisizione più onerosa della storia di Google. Sono però state altre nove le operazioni nel settore, e hanno totalizzato 1,5 miliardi, portandone il totale a una fetta pari al 35% delle uscite totali del semestre.
Con il 31%, l’aumento dei finanziamenti per le startup di Israele tra gennaio e giugno 2024 ha superato quello registrati negli Stati Uniti (28%). Sono invece calati rispettivamente del 6 e del 18% gli investimenti in Europa e quelli in Asia.
Dopo il 2021, quando avevano raccolto quasi 30 miliardi di dollari, le startup tecnologiche israeliane avevano visto rallentare sensibilmente i finanziamenti. Le cause, secondo Startup Nation Central, sono da ricercare nella recessione economica mondiale del 2022, in un piano governativo di revisione del sistema giudiziario che nel 2023 ha aggravato la situazione e, ultimo solo in ordine di tempo, il conflitto tra Israele e Hamas a Gaza. La tecnologia è un parametro fondamentale di crescita per Israele: essa da sola rappresenta infatti il 20% della produzione economica, il 15% dei posti di lavoro e oltre il 50% del valore delle esportazioni.
Fonte : Wired