Ritratto di Roberta Metsola, rieletta presidente del Parlamento europeo

Come previsto Roberta Metsola, deputata del Partito popolare europea, di origine maltese, ha ottenuto una schiacciante vittoria con 562 voti su 623, riconfermandosi alla presidenza del Parlamento europeo.

Il suo consenso politico è stato trasversale. Hanno votato per lei dai Verdi fino alla destra, cosa che le ha permesso di superare agevolmente al primo turno l’unica sfidante del gruppo della Sinistra, la spagnola Irene Montero (Podemos), che ha raccolto 61 voti. In questo modo Roberta Metsola guiderà l’assemblea per i prossimi due anni e mezzo della decima legislatura, come prevede l’accordo di rotazione comune nel Parlamento europeo e che divide la presidenza quinquennale in due periodi.

La carriera politica

Roberta Tedesco Triccas è nata a St. Julian’s, città maltese sulla costa nord dell’isola, nel 1979. È una giurista di formazione, ha frequentato l’Università di Malta, e poi si è specializzata in legislazione e politiche europee, completando il suo percorso accademico al College of Europe di Bruges. Nel 2005, ha sposato il finlandese Ukko Metsola, di cui ha deciso di prendere il cognome. Fin dalla gioventù, Metsola è stata attivamente coinvolta nella politica con il partito nazionalista maltese e di orientamento conservatore. Ha iniziato come membro del ramo giovanile e successivamente è diventata segretaria generale degli studenti democratici europei, la sezione studentesca del Partito popolare europeo (Ppe). A soli 23 anni, è stata nominata vicepresidente della Convenzione dei giovani sul futuro dell’Europa, contribuendo alla stesura del Trattato costituzionale europeo e del Trattato di Lisbona.

Nonostante abbia tentato di entrare nel Parlamento europeo nelle elezioni del 2004 e 2009 con il Partito nazionalista, Metsola non è riuscita a ottenere un seggio. Per questo motivo ha ricoperto ruoli esterni al parlamento, come quello di funzionaria per la cooperazione giuridica e giudiziaria alla Rappresentanza permanente di Malta all’Ue e di consulente legale per Catherine Ashton, alta rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, tra il 2012 e il 2013. L’opportunità di diventare eurodeputata l’ha avuta nell’aprile 2013, grazie alle elezioni suppletive per il seggio lasciato vacante da Simon Busuttil, leader del partito nazionalista di Metsola, che è stato eletto al Parlamento maltese. Riconfermata alle elezioni europee del 2014, ha fatto parte della commissione speciale d’inchiesta sul riciclaggio di denaro, l’elusione e l’evasione fiscale del Parlamento Ue, che ha indagato sulle rivelazioni dei Panama Papers.

Nel novembre 2020 è stata la prima eurodeputata maltese a essere eletta vicepresidente dell’Eurocamera, subentrando all’irlandese Mairead McGuinness, che era stata nominata commissaria europea. A fine novembre 2021 si candida ufficialmente come presidente, in vista della successione di David Sassoli. In seguito alla morte di quest’ultimo ha guidato ad interim l’istituzione chiarendo la sua intenzione di raccogliere l’eredità di Sassoli nonostante appartenesse a un gruppo politico avversario. Il 18 gennaio 2022, nel giorno del suo 43esimo compleanno, viene eletta presidente dell’Eurocamera, la più giovane nella storia di questa istituzione.

Presidenza dell’Europarlamento

Poco dopo la sua elezione, Metsola è diventata uno dei punti di riferimento più solidi nel sostegno dell’Unione Europea all’Ucraina invasa dalla Russia. Ha convocato una sessione straordinaria del Parlamento Ue, facendo intervenire per la prima volta in videoconferenza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In aprile Metsola ha compiuto un viaggio nella Kyiv assediata, prima tra i vertici delle istituzioni Ue, per portare un messaggio di solidarietà e impegno di Bruxelles. Come presidente dell’Eurocamera, ha dovuto anche guidare l’istituzione durante lo scandalo Qatargate sulla corruzione di alcuni membri ed ex-membri. Dopo il successo dei popolari europei alle elezioni di giugno, Metsola è stata riconfermata come scelta del Ppe per la presidenza.

Metsola è stata al centro di polemiche per le sue posizioni contro l’aborto, riflettendo la legislazione di Malta, l’unico paese dell’Unione che vieta completamente l’interruzione della gravidanza anche in casi gravi come stupro, incesto, malformazioni e rischio per la vita della madre. Tuttavia, Metsola ha dichiarato il suo rispetto per le decisioni delle istituzioni europee su questo tema. L’agenda per la prossima legislatura, ricevuta dalla coalizione di maggioranza, metterà al centro dello sviluppo lo stato di diritto, le norme fiscali, l’Europa sociale e i diritti delle donne.

Fonte : Wired