Due feti trovati morti in un armadietto: “Inverosimile che la madre abbia fatto tutto da sola”

Due feti senza vita sono stati rinvenuti all’interno di un armadio in un appartamento a Reggio Calabria. Un caso su cui la procura diretta da Giovanni Bombardieri, ha aperto un’indagine: una ragazza di 24 anni, residente nella zona sud della città, è accusata di duplice infanticidio.

Reggio Calabria, due feti trovati morti nell’armadio

L’inchiesta è scattata dopo la denuncia alla polizia della madre della giovane, che ha fatto il macabro ritrovamento: i due feti erano avvolti in un lenzuolo, nascosti in un armadietto. Ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Gom, dove si era recata nei giorni scorsi accusando dei malori, la ragazza avrebbe partorito in circostanze che ancora devono essere ricostruite dagli inquirenti.

Disposta l’autopsia: “Erano completamente formati”

I due feti sono stati trovati avvolti in un lenzuolo, all’interno di un armadio, scoperti a causa del cattivo odore che usciva dal mobile. A quanto si apprende, i due neonati sarebbero stati partotiti da almeno una settimana.

Le salme sono state sequestrate e nelle prossime ore il sostituto procuratore di turno Chiara Greco disporrà l’autopsia. Il medico legale dovrà accertare se i gemelli siano nati vivi oppure fossero già morti e se siano stati partoriti regolarmente o se pure si sia trattato di un caso di aborto. Questo potrà essere verificato dal medico legale attraverso un esame chiamato ‘docimasia polmonare’ che permette di accertare la presenza di aria nei polmoni. L’autopsia servirà anche per stabilire da quanto tempo i feti fossero nascosi nell’armadio. Da un primo esame i due sembrano “completamente formati”. Resta da capire, inoltre, se la ragazza abbia partorito da sola o se sia stata aiutata da qualcuno. Gli investigatori della Squadra mobile guidata da Gianfranco Minissale hanno sentito familiari e conoscenti compreso il fidanzato della giovane che è stato ascoltato come persona informata sui fatti, ma sul contenuto delle sue dichiarazioni vige il massimo riserbo. La ragazza si è invece trincerata in un assoluto silenzio, rifiutandosi di rispondere alle domande degli inquirenti.

“Inverosimile che abbia fatto tutto da sola”

Nonostante lo choc, stanno invece collaborando nelle indagini i genitori della 24enne, essendo interessati a fare piena luce sull’accaduto. Con loro, la giovane viveva in un contesto che gli inquirenti definiscono normale, dunque senza particolari disagi. Il cellulare della 24enne è stato sequestrato, mentre le indagini si concentrano su ulteriori testimonianze da parte delle persone a lei vicine. 

Dai primi accertamenti e in particolare dal taglio del cordone ombelicale all’espulsione dei feti, sembrerebbe infatti inverosimile che la ragazza possa aver fatto tutto da sola. Gli inquirenti non escludono quindi che la 24enne possa essersi confidata con un’amica o aver chiesto aiuto a qualcuno.

Fonte : Today