Il debito pubblico macina record e corre verso i 3.000 miliardi

Il debito pubblico italiano continua a macinare record di mese in mese e si avvicina sempre di più alla soglia psicologica dei 3.000 miliardi di euro. Una cifra che pone il governo in difficoltà rispetto alle attese di portare l’indebitamento del paese a livelli compatibili con quelli indicati dall’Unione europea. Una situazione, quella italiana, non unica ma certamente allarmante: di recente ad esempio, l’agenzie di rating Standard and Poors ha bacchettato i Paesi rispetto ai loro impegni a rientrare a livelli di fiducia rispetto alla solvibilità del debito, con Francia, Italia e Stati Uniti che “nei prossimi tre anni vedranno crescere ulteriormente il loro rapporto debito-Pil”.

In Italia si nasce con 50mila euro di debiti

La Commissione Ue ha spiegato che per l’Italia “la sostenibilità del debito presenta rischi elevati nel medio termine” lasciando il nostro Paese sensibile agli shock macroeconomici. I dati di Bankitalia dipingono il nuovo picco: lo scorso mese di maggio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 13,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.918,9 miliardi, avvicinandosi verso la soglia dei 3.000 miliardi. Una montagna di denaro che se spalmata su tutti gli italiani rappresenta un debito a testa (neonati inclusi) di 49 mila e 475 euro, a famiglia sarebbe addirittura pari a 110 mila e 563 euro. Una zavorra pesantissima per il Paese di cui faranno le spese le generazioni future.

Unica consolazione nel frattempo arriva dalle entrate fiscali: sempre a maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,3 miliardi, in aumento del 7,1% (2,9 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023. Nei primi cinque mesi del 2024 le entrate tributarie sono state pari a 206,8 miliardi, in aumento del 7,1% (13,7 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Fonte : Today