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Nessun ciclista italiano dal 27 luglio 2019 riesce a vincere una tappa al Tour. L’ultimo nostro successo è stato conquistato dallo Squalo, Vincenzo Nibali. Da allora, il vuoto con ben 100 tappe consecutive senza vittorie: la striscia negativa più lunga di sempre che conferma lo stato pessimo del nostro ciclismo.
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La seconda settimana del Tour de France si è conclusa con l’imponente figura di Tadej Pogacar ancora una volta da solo al traguardo sui Pirenei con un margine di vantaggio in classifica generale importante su Vingegaard, il principale antagonista per la maglia gialla. Lo sloveno comanda, il danese prova a replicare e poi c’è il campione del mondo belga Evenepoel, terzo. E l’Italia? Sta a guardare, aggrappandosi a Giulio Ciccone, al momento nella top ten ma mai realmente in grado di imporsi in una vittoria di tappa. Che manca oramai dal 2019 quando l’ultimo ad alzare le braccia al cielo al traguardo fu Vincenzo Nibali. Ad oggi sono ben 100 le tappe senza un italiano vincente, la striscia negativa più lunga di sempre.
Vincenzo Nibali, lo “Squalo” che regalò l’ultimo successo all’Italia
Al Tour de France non si parla più italiano, da almeno cinque anni a questa parte. L’ultimo vincitore di una tappa è stato Vincenzo Nibali nel 2019. Lo Squalo dello Stretto è stato l’ultimo italiano ad esultare al Tour, con la vittoria della penultima tappa del 2019, poi conquistato da Egan Bernal. Era la tappa di Val Thorens, del 27 luglio 2019, che vide Nibali andare in fuga, gestendo il vantaggio conquistato su Valverde, Landa e la maglia gialla.
Da allora, nessuna vittoria nella corsa a tappe francese da parte di altri italiani. E così, a conclusione della seconda settimana del Tour de France 2024, sono rintoccate le 100 tappe consecutive senza vittorie di un nostro ciclista, creando la serie negativa più lunga di sempre per il ciclismo nostrano.
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Gli italiani che partecipano al Tour, sempre meno
Se la vittoria di tappa è assente – e lo resterà probabilmente anche fino alla fine di questa edizione n.111 – è un dato emblematico dello stato pessimo in cui naviga il nostro movimento. Non solo non c’è un Team Worldtour italiano ma anche i singoli nostri ciclisti non sono all’altezza di competere con la stragrande maggioranza degli avversari, di altro livello.
Vincere è difficile, ma lo è ancor più se alla partenza i papabili sono ridotti in pratica al lumicino. Basta guardare lo sconsolante score di ciclisti italiani al via dal 2020 in poi: 14 nel 2020, 9 nel 2021, 14 nel 2022, 7 nel 2023 e 8 quest’anno con il triste primato di aver visto come primo ritirato in assoluto proprio un italiano, Michele Gazzoli.
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Fonte : Fanpage