Google è vicina alla più grande acquisizione della sua storia

La più grande acquisizione della storia quasi trentennale di Google. Questo rappresenterebbe per Alphabet, la holding fondata nel 2015 che tra le altre controlla il colosso di Mountain View (a sua volta nata nel 1998), la fumata bianca della trattativa da 23 miliardi di dollari che potrebbe portarla ad aggiungere al proprio portafoglio la startup della sicurezza informatica Wiz. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, l’accordo potrebbe essere formalizzato presto, per mezzo di una transazione eseguita totalmente in contanti.

L’operazione, sulla carta, potrebbe essere a suo modo storica. Soprattutto a causa del maggior controllo sul settore operato dall’amministrazione Biden, sono infatti sempre di meno negli Stati Uniti gli accordi di tale portata messi in atto dalle big tech per accrescere il proprio potenziale economico e commerciale. Eventualità che le autorità a stelle e strisce non vedono di buon occhio.

Fondata in Israele, oggi Wiz ha sede a New York ed è diventata una delle società di software più in crescita a livello globale fornendo soluzioni di sicurezza informatica basate su cloud con rilevamento delle minacce in tempo reale e risposte basate sull’intelligenza artificiale. La startup ha generato nel corso del 2023 350 milioni di dollari di entrate e lavora, secondo quanto riporta il suo sito internet, con il 40% delle aziende Fortune 100. Dopo l’ultimo round di finanziamento da 1 miliardo di dollari, ha raggiunto una valutazione totale di 12 miliardi. Anche grazie alla collaborazione con colossi come Microsoft e Amazon e al rapporto commerciale con Morgan Stanley e DocuSign, la società conta circa 900 dipendenti tra Stati Uniti, Europa, Asia e Israele.

Il 2024 ha già registrato un’importante ripresa per quanto riguarda le trattative nel settore tecnologico. In particolare, secondo i dati elaborati da Dealogic, il settore ha raccolto la quota maggiore di fusioni e acquisizioni durante la prima metà dell’anno, facendo segnare un aumento di più del 42% su base annua e arrivando a quota 327,2 miliardi di dollari.

Fonte : Wired