Perché il bitcoin vola dopo l’attentato a Donald Trump

Il volatile mercato delle criptovalute ha fatto registrare un’impennata significativa nelle ultime ore. Infatti, il bitcoin ha raggiunto nuovi massimi a seguito dell’attentato al candidato alla presidenza statunitense Donald Trump. In particolare la criptovaluta ha visto aumentare dell’8,6% il suo valore, raggiungendo i 62.508 dollari e portando i suoi guadagni annuali al 47%. Altre criptovalute di rilievo hanno seguito tendenze simili, con Ethereum in crescita dello 0,75% e Solana del 3,24%.

Gli esperti di mercato attribuiscono questa tendenza rialzista alla percezione che Trump possa avere una maggiore probabilità di vincere le elezioni di novembre rispetto all’attuale presidente Joe Biden, e alla percezione di un ambiente politico più instabile, che storicamente favorisce gli investimenti in asset considerati rifugio. Come il bitcoin, per l’appunto.

Conseguenze economiche in caso di vittoria di Trump

Secondo gli esperti, se Trump dovesse vincere le elezioni di novembre, il panorama economico potrebbe cambiare considerevolmente. Le sue politiche, infatti, vedrebbero includere un rafforzamento dei tagli fiscali, particolarmente vantaggiosi per le imprese e un aumento dei dazi sulle importazioni. Durante i recenti dibattiti Trump ha ribadito la sua visione protezionistica, annunciando l’intenzione di imporre un dazio del 10% su tutte le importazioni.

Queste misure avrebbero probabilmente diverse conseguenze. Innanzitutto, si assisterebbe a un aumento del costo dei beni importati, che potrebbe tradursi in una ripresa dell’inflazione, proprio quando questa stava gradualmente rientrando verso il target del 2%. Ciò potrebbe spingere la Federal Reserve, la banca centrale americana, a riconsiderare la sua politica monetaria in senso restrittivo, contraddicendo le recenti aspettative di un primo taglio dei tassi a settembre e di almeno due riduzioni entro il 2024. Inoltre, l’estensione dei tagli fiscali condurrebbe a un’espansione significativa del deficit statunitense.

Andamento del dollaro e segnali di cambiamento

Per quanto riguarda gli effetti del recente attentato sulla valuta statunitense, il dollaro ha visto questa mattina un apprezzamento sul mercato Forex, il mercato globale per il trading delle valute. Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso a 1,0902 (-0,19%), mentre quello sterlina/dollaro si è attestato a 1,2984 (+0,09%). Il dollaro sta beneficiando del suo status di bene rifugio, insieme allo yen giapponese, con il cambio dollaro/yen che si posiziona a 157,885 (-0,17%).

È interessante notare che solo venerdì scorso, 12 luglio, il dollaro aveva toccato i minimi da un mese, riflettendo le aspettative di un allentamento della politica monetaria a partire da settembre. Queste previsioni erano basate sui progressi registrati nella politica anti inflazione della banca centrale e sulle indicazioni fornite dal presidente dell’istituzione finanziaria americana Jerome Powell al Congresso. Tuttavia, gli eventi recenti sembrano aver rapidamente modificato questa prospettiva, mostrando la volatilità e la sensibilità dei mercati finanziari rispetto agli sviluppi politici.

Fonte : Wired