I deputati Satur Ocampo e France Castro condannati con altri 12 a pene variabili da quattro anni e nove mesi fino a otto anni e otto mesi. Altri quattro imputati prosciolti per mancanza di prove. Per la difesa è una sentenza “sbagliata” perché hanno agito a difesa degli studenti (tribali) nel mirino dei paramilitari. Pronto il ricorso in appello.
Milano (AsiaNews) – Un tribunale della città di Tagum, sull’isola di Mindanao, ha emesso questa mattina al sentenza nel processo contro 18 imputati, fra cui due noti politici dell’opposizione. L’ex senatore e ora deputato della Camera dei rappresentati Satur Ocampo e la collega France Castro sono stati condannati con altri 12 a una pena carceraria minima di quattro anni e nove mesi e massima di otto anni e otto mesi. Gli altri quattro accusati, tre esponenti religiosi e un’attivista, sono stati assolti per mancanza di prove.
L’arresto, il processo e la condanna di oggi hanno origine nel tentativo del gruppo di mettere in salvo gli studenti di una scuola che, come già altre 58 stimate nella regione, rischiava di essere chiusa e gli studenti di essere deportati altrove dai paramilitari. L’azione con cui il 27 novembre 2018 Ocampo, Castro e gli altri, tra cui molti insegnanti, cercarono di mettere in salvo in una zona più sicura 14 studenti dalla Salungpungan School di Talingod che accoglie giovani tribali da diverse aree, anche distanti, si situa nel contesto della difficile situazione delle popolazioni indigene Lumad, dell’area di Talaingod, provincia di Davao del Norte.
Qui gruppi paramilitari creati dall’esercito per contrastare la presenza di militanti armati del Nuovo esercito del popolo (New People’s Army, Npa) da anni attaccano villaggi e istituzioni, tra cui scuole nate per consentire un’istruzione ai giovani tribali ma ritenute fiancheggiatrici degli insorti. Una situazione denunciata più volte anche da organizzazioni internazionali tra cui Human Rights Watch (Hrw), ma che persiste nel disinteresse delle autorità e nel timore di ritorsioni. Le testimonianze hanno confermato come non soltanto i comandi militari abbiano favorito la nascita di formazioni come Magahat e Alamara che terrorizzano le popolazioni tribali e indigene, ma spesso ne supportino apertamente le azioni che più che sradicare la guerriglia di ispirazione comunista tendono a rendere accessibili i territori ancestrali a compagnie minerarie e altri interessi economici.
La pressione è costante e a volte brutale. Un esempio è l’invasione il 26 agosto 2015 del villaggio di White Kulaman, nella provincia di Bukidnon: soldati regolari arrestarono 17 residenti accusandoli di avere trasformato in un centro di fiancheggiamento della guerriglia Npa la Mindanao Interfaith School Foundation Academy, fondata dal missionario italiano del Pontificio istituto per le Missioni estere (Pime) p. Fausto Tentorio, che dopo decenni di attività pastorale e di promozione umana fra i tribali era stato assassinato nella missione dell’Arakan l’11 settembre 2011.
A Talingod le autorità civili e scolastiche locali hanno negato che la scuola fosse base di attività diverse da quella per cui è stata fondata e che l’azione degli attivisti avesse fini sovversivi o criminali. Ciononostante, per la loro azione i 18 sono stati inizialmente accusati di sequestro, abusi e traffico di esseri umani, ma l’ultima accusa è stata ritirata.
Dopo la lettura della sentenza l’avvocato degli accusati, Carlos Zarate, ha sottolineato come “la missione di solidarietà di quei giorni si trasformò in una missione di salvataggio perché furono perseguitati dalle forze paramilitari”. E l’accusa di avere in qualche modo messo in pericolo la vita degli studenti con la loro azione umanitaria sarà confutata in appello. “Questa condanna sbagliata mostra la persecuzione costante di coloro che sostengono e promuovono i diritti dei bambini Lumad e gli attacchi ininterrotti contro le scuole e le comunità dei Lumad”, hanno dichiarato Ocampo e Castro in un comunicato congiunto.
Fonte : Asia