Antico Vinaio e gruppo Percassi: è già divorzio

Da una parte è lodevole il tentativo dell’Italia di provare a imporre sul mercato nuovi format di ristorazione veloce, dall’altra è impossibile ignorare che i fast food all’italiana – specie quelli che si appoggiano troppo alla visibilità garantita dai social media – un bel po’ di fatica dopo la fase di lancio la fanno eccome. 

La crisi del food retail in Italia

È il caso, come abbiamo più volte sottolineato, di Con Mollica o Senza, il format di paninoteca campana inventato da Steven Basalari e da Donato De Caprio che ha addirittura trasformato il tormentone social in un brand, badando più ai like che alla concreta eccellenza delle materie prime. Ed è anche il caso dell’Antico Vinaio di Tommaso Mazzanti (anche lui dotato del tormentone d’ordinanza: “Bada Come La Fuma”) e anche lui non privo di qualche crisi di crescita seppur con un’offerta di qualità sicuramente più attenta rispetto all’altro esempio.

Il punto è che probabilmente dei progetti che si basano molto sulla comunicazione hanno poi una parabola di successo molto breve tra crescita e decrescita: si apre con grande clamore (magari in una nuova città, come ha fatto All’Antico Vinaio a Napoli e ben presto a Bologna e perfino a Dubai), si fa can can, si crea la fila fuori al locale la prima settimana, si macinano Instagram e Tik Tok, si lavora benino il primo mese e poi si atterra su un livello di fatturato ordinario, che magari neppure giustifica gli altissimi affitti pagati per avere una location che, appunto, generi il clamore necessario a tutta questa filiera promozionale. Insomma affitti alti, business plan pensati in costanza di fila fuori, comunicazione di brevissima gittata, difficoltà ben nota a reperire personale, qualità che non può reggere alla necessità di moltiplicare i punti vendita. Tante tante complessità. E allora si va a passo di gambero, non solo i due che abbiamo citato ma un po’ tutti: è andato in sofferenza Temakinho che sembrava imbattibile, è fallita Filetteria Italiana, Panini Durini a gambe all’aria da un giorno all’altro…

La fine del rapporto tra Percassi e All’Antico Vinaio

Questa dinamica sfavorevole potrebbe essere una delle motivazioni che ha portato alla prematura interruzione del rapporto di joint venture tra All’Antico Vinaio e il gruppo bergamasco Percassi. Percassi è un potente gruppo retail italiano abituato a prendere un brand (nazionale o internazionale) e a diffonderlo il più possibile in maniera strategica. Qualche esempio che potete trovare nelle strade più commerciali delle grandi città? I Lego store, i punti vendita Victoria’s Secret, i negozi Nike. Antonio Percassi insomma, oltre a essere il presidente della sfavillante squadra di calcio Atalanta, è abituato a dare un boost di diffusione a un brand. E questo doveva essere l’obiettivo per Antico Vinaio: replicare per il fast food delle schiacciate nato a Firenze quello che sempre Percassi stava e sta facendo per Starbucks, catena assente in Italia fino a qualche tempo fa, ma nel giro di pochi anni aperta in decine di strade. 

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Fonte : Today