Design semplice ed elegante, ottima qualità audio, controlli intuitivi, connettività Bluetooth impeccabile, cancellazione del rumore eccellente e un prezzo (499 euro) non per tutti che riflette in pieno tutte queste caratteristiche. Potremmo riassumere così le nuove Sonos Ace, le prime cuffie a cancellazione attiva del rumore del marchio americano famoso per soundbar, soluzioni di home cinema e speaker.
Con le nuove Ace, Sonos entra in competizione diretta con modelli come le AirPods Max di Apple, le WH-1000 MX5 di Sony o le Bose QuietComfort, tutti dispositivi di fascia medio-alta che uniscono un’ottima qualità del suono, audio spaziale Dolby e soprattutto cancellazione attiva del rumore.
Design e comfort
Cuffie come queste non sono solamente un dispositivo per l’ascolto musicale ma anche (e in alcuni casi soprattutto) uno statement di moda. Sonos lo sa bene, e proprio per questo ha scelto di seguire una filosofia di design semplice ed elegante. Le Ace sono cuffie che, in entrambe le colorazioni, stanno bene su tutto. Il rischio in questi casi è di rendere fin troppo inoffensivo il design, ma a nostro parere Sonos è riuscita nella non facile impresa di unire minimalismo e riconoscibilità. Le Ace sono sobrie, ma non banali. La qualità dei materiali e delle finiture è molto alta e lo si percepisce non appena le si indossa. Un dettaglio che ci ha colpito, soprattutto nella versione nera che abbiamo provato, è l’efficacia della finitura anti-impronte. Non importa quanto tocchiamo le Sonos Ace per indossarle o toglierle: sulla superficie semilucida delle cuffie non rimane alcuna ditata oleosa. Complimenti ai designer per la scelta del materiale.
Molto buone anche le soluzioni adottate per massimizzare l’ergonomia. Le Ace sono innanzitutto leggere: è un aspetto fondamentale per garantire comodità e comfort durante l’uso prolungato. Grazie anche all’imbottitura dell’archetto superiore si possono indossare per diverse ore senza particolari fastidi, a differenza di altri modelli concorrenti più pesanti, come le AirPods Max. Ottimi anche il materiale con cui sono realizzati i padiglioni: contribuisce efficacemente all’isolamento sonoro, ma non fa sudare. I padiglioni sono inoltre agganciati con un sistema magnetico che ne rende semplice la sostituzione in caso di usura. Del design ci piace anche l’idea di suggerire la direzione frontale delle cuffie con una leggera inclinazione dei padiglioni rispetto all’archetto.
Suono e cancellazione del rumore
Da Sonos ci si aspettavano cuffie che mettessero la qualità del suono al centro, e il risultato non delude. Le cuffie Ace includono un driver dinamico da 40 mm in ciascun padiglione e trasmettono la musica tramite Bluetooth dal dispositivo collegato tramite protocollo aptX adaptive e aptX Lossless (via Bluetooth solo su Android, con cavo anche su iPhone).
Il suono è ben bilanciato e sempre molto nitido, in particolare in accoppiata con il sistema di cancellazione del rumore. La nitidezza a tratti ci è sembrata però eccessiva, e soprattutto nell’ascolto di brani più analogici e meno recenti si ha quasi l’impressione di un’ottimizzazione esasperata del suono (un po’ come guardare un vecchio film remasterizzato in upscale su un televisore 4K, per capirci).
Suonano invece molto bene tutti i brani e i generi che hanno già una vocazione digitale o digitalizzata, e soprattutto quelli che sono stati pensati e masterizzati per l’audio spaziale Dolby. C’è anche il supporto all’audio spaziale che risponde ai movimenti della testa: a nostro parere ha molto senso per la visione di contenuti multimediali, un po’ meno per la musica. Nel complesso la qualità del suono delle Sonos Ace è figlia del tempo, e va bene così: queste cuffie si venderanno senz’altro di più ai fan di Taylor Swift che a quelli dei Led Zeppelin.
Al netto di considerazioni sull’evoluzione culturale del concetto di qualità del suono, la cancellazione del rumore è invece un punto di forza assoluto di queste Ace. È forse una delle migliori che abbiamo mai provato in tempi recenti, paragonabile se non superiore all’ottima funzione ANC delle Sony WH-1000 MX5. L’isolamento è ottimo e la riduzione anche di rumori come il chiacchiericcio di fondo è perfetta e non troppo straniante. Ci è piaciuta molto anche la funzione di ibridazione del suono ambientale, che risulta meno posticcia rispetto per esempio al pass-through di modelli come le AirPods Max.
Abbiamo provato le Sonos Ace durante un lungo viaggio in aereo: anche in questo caso la cancellazione del rumore si è dimostrata eccellente. Grazie alla comodità dei padiglioni, alla leggerezza delle cuffie, e alla durata eccellente della batteria (30 ore con ANC e riproduzione della musica attiva) le abbiamo usate per tutto il viaggio di andata e ritorno senza ricaricare, e siamo pure riusciti a dormire senza rimuoverle.
Controlli e connettività
Promossa in pieno anche la configurazione dei controlli, che sono essenziali e divisi in maniera intelligente sui due padiglioni. Su quello sinistro troviamo il solo pulsante per l’accensione e l’accoppiamento Bluetooth. Sul padiglione destro troviamo invece il tasto per l’attivazione dell’ANC e un tasto speciale per la riproduzione e il volume: è un bottone ibrido che funziona sia come slider sia come pulsante. È una bella soluzione, semplice e intuitiva, che minimizza il numero di tasti e offre allo stesso tempo un ottimo feedback tattile durante l’uso.
Valida anche la connettività: il collegamento Bluetooth avviene sempre velocemente e non ci è mai capitato di dover accoppiare di nuovo le cuffie con uno dei dispositivi già memorizzati. Peccato per l’assenza di un collegamento wi-fi ai sistemi Sonos, ma ci sempre una decisione sensata: le cuffie, a differenza di speaker e soundbar, sono un accessorio mobile, e Sonos ha preferito prediligere il Bluetooth per accoppiarle a un singolo dispositivo che rimane sempre in prossimità dell’utente.
Il collegamento tramite ponte wi-fi è disponibile, in realtà, per la funzione di accoppiamento automatico con una soundbar di Sonos. La ragione è probabilmente che il caso d’uso è ben preciso e delimitato di fatto al divano da cui guardiamo la tv. Non abbiamo potuto testare questa funzione poiché sprovvisti di una soundbar compatibile, ma ne abbiamo avuto una soddisfacente dimostrazione durante un pre-briefing con l’azienda: se avete una soundbar del marchio americano, le Ace sono senz’altro un’aggiunta valida alla vostra dotazione audio per l’home theater.
In conclusione
Le aspettative per le prime cuffie Sonos erano molto alte, e a ragion veduta data la buona reputazione del marchio americano. Le Sonos Ace a nostro parere non deludono e arrivano con un posizionamento che ha molto senso nella gamma di prodotti Sonos. Ci aspettavamo forse solo un prezzo leggermente più basso: 499 euro pongono queste Ace in una fascia abbastanza alta di un mercato in cui, con 100 o 150 euro in meno si trovano prodotti di valore quantomeno paragonabile. Dalla sua Sonos ha però la forza del brand e una base di ecosistema che può convincere soprattutto chi ha già in casa una soundbar del marchio.
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Sonos Ace, cosa ci è piaciuto
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Ottima qualità dei materiali
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Design e comfort
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Dolby Atmos con rilevamento della posizione della testa
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Integrazione con soundbar Sonos
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Qualità della cancellazione del rumore
Sonos Ace, cosa si poteva fare meglio
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Funzionalità dell’app un po’ limitate
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Il prezzo poteva essere leggermente inferiore
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Qualità del suono egregia ma a tratti troppo digitalizzata
Fonte : Repubblica