Diabete: falsi miti e domande comuni – ecco quello che dovresti sapere

Il diabete è una condizione medica complessa che interessa milioni di persone in tutto il mondo. Gestire questa malattia richiede una conoscenza approfondita di vari aspetti, dalla dieta allo stile di vita. Ti sei mai chiesto se le patate sono adatte a chi ha il diabete? O se il diabete è contagioso? E perché il rischio di sviluppare il diabete aumenta durante la menopausa?

Su questi e tanti altri dubbi (e falsi miti) che ruotano intorno al mondo del diabete risponde la dott.ssa Serena Missori, diabetologa e endocrinologa, nel suo nuovo libro firmato insieme al dott. Alessandro Gelli, farmacista:  “La dieta per glicemia e insulina con il Metodo Missori-Gelli® – Cura e previeni diabete, iperinsulinemia, sovrappeso, obesità, steatosi epatica senza privazioni, gestendo le emozioni e utilizzando le strategie più idonee in base al tuo Biotipo” (Edizioni Lswr).  Il testo – avvalendosi delle più recenti evidenze scientifiche – presenta un percorso completo per imparare a gestire la glicemia e l’insulina. 

La causa del diabete sono i carboidrati?

I carboidrati e il loro abuso sono uno dei fattori scatenanti il diabete di tipo 2 ma non solo, lo sono anche lo stress, la sedentarietà, la familiarità, la disbiosi, l’utilizzo di alcuni farmaci, infezioni ecc. 

Per quanto riguarda il diabete di tipo 1 la causa è autoimmunitaria anche se legata, come abbiamo visto, anche al microbiota e all’aumentata permeabilità intestinale. Per valutare se c’è o meno diabete misuriamo la glicemia, non le proteine, quindi è evidente che i carboidrati giocano un ruolo importante. 

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Le patate con il diabete si possono mangiare?

Sì, le patate si possono consumare, meglio se con la buccia, lesse tiepide, al forno, fritte in olio evo e precedute da verdura condita con aceto. Cento grammi di patate contengono 20 g di carboidrati, molti meno di quelli contenuti in 100 g di riso o di pasta.

Perché in menopausa c’è più rischio di sviluppare diabete?

Perché il deficit ormonale lento o acuto in base all’insorgenza della menopausa è un evento stressante che favorisce l’aumento del cortisolo e dell’insulina con aumento dell’adipe viscerale, che è associato a Sindrome metabolica e diabete di tipo 2.

Il diabete mellito di tipo 2 è reversibile?

Il diabete mellito di tipo 2 è reversibile nelle fasi iniziali quando non sono presenti danni d’organo. In caso di danno d’organo conclamato se ne può bloccare la progressione; laddove è impossibile la reversione bisogna mantenere uno stato euglicemico con la finalità di prevenire ulteriori danni.

Il diabete mellito di tipo 1 è reversibile? 

Il diabete mellito di tipo 1 a oggi non è reversibile (fatta eccezione per il trapianto di pancreas o cellule pancreatiche), si tratta di una malattia autoimmune che porta alla distruzione delle cellule che producono insulina. Lo studio del microbiota, della permeabilità intestinale e dell’autoimmunità da essa indotta può far sperare in futuro di poter prevenire l’insorgenza del DM1. 

L’unico modo per gestire il diabete di tipo 2 è quello farmacologico?

No! Le linee guida per la gestione del diabete mellito di tipo 2 prevedono come primo approccio l’alimentazione, l’attività fisica e lo stile di vita. Se non sufficienti per riportare la persona allo stato di euglicemia si procede con la terapia farmacologica.

Usare l’aceto per abbassare la glicemia è una bufala?

Utilizzare l’aceto diluito in acqua o per condire le verdure e consumarlo prima di un pasto a base di carboidrati riduce la risposta glicemica e insulinica come dimostrato da numerosi studi scientifici. Aiuta a migliorare l’assetto glicometabolico e in molti casi può essere sufficiente come strategia, in altri va associato alle strategie che presento nel libro “La dieta per glicemia e insulina con il Metodo Missori-Gelli®”. In altri casi va associato alla terapia farmacologica.

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Fonte : Today