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La Procura di Trento ha riaperto un fascicolo sul Giro d’Italia 1999 e sull’esclusione di Marco Pantani dopo il controllo antidoping a sorpresa prima della tappa di Madonna di Campiglio. Una delle pagine più oscure del ciclismo e della vita del Pirata, con l’ombra pesante della camorra e delle scommesse illecite.
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Il nome di Marco Pantani è ritornato alla ribalta proprio nei giorni in cui si sta decidendo il Tour de France, la Grande Boucle che il Pirata di Cesenatico riuscì a vincere per ultimo nel 1998 dopo il successo al Giro d’Italia. Un “double” fino ad oggi mai più ripetuto e che può essere compiuto da Tadej Pogacar. Ma a proposito di Giro d’Italia e di Pantani, a sorpresa la Procura di Trento ha deciso di riaprire le indagini che portarono all’esclusione del Pirata dalla corsa in rosa del 1999, quando venne fermato per un valore di ematocrito oltre le soglie consentite. Sullo sfondo ipotesi di scommesse clandestine e del possibile intervento della malavita in un complotto contro un più che “fastidioso” Pantani.
Il nuovo fascicolo sul Giro d’Italia 1999 riguarda l’ipotesi di un presunto giro di scommesse clandestine legate alla camorra durante quell’edizione della corsa in rosa, che aveva come principale obiettivo di scongiurare l’ennesima vittoria del Pirata nella classifica finale. La medesima ipotesi era già emersa in precedenza, attraverso le audizioni in Commissione Antimafia, attraverso anche le dichiarazioni di Renato Vallanzasca, uno tra i primi a parlarne e che nella giornata di ieri è stato risentito come persona informata sui fatti.
I sospetti del complotto e il ruolo della camorra nelle scommesse sul Giro
La nuova indagine arriva in seguito anche agli esiti della Commissione Antimafia che avevano portato a dover indagare ulteriormente su diverse incongruenze legate all’esclusione di Marco Pantani dal Giro d’Italia 1999. Il sospetto dei pm è che dietro quel controllo antidoping poco prima della tappa di Madonna di Campiglio che portò di fatto all’esclusione del Pirata dalla corsa per un valore di ematocrito eccessivo (52 su un tetto di 50), ci fosse la mano della camorra. La malavita aveva in mano il giro di scommesse illegali che pretendevano che a Milano Pantani non arrivasse in maglia rosa, per aver effettuato diverse puntate di svariati milioni di lire, sulla sconfitta del Pirata.
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Cos’era successo il 5 giugno 1999 a Marco Pantani al Giro d’Italia
Marco Pantani aveva fatto un test per conto suo la sera prima, e l’ematocrito era al 48, poi, la mattina del 5 giugno 1999 a poche ore dalla tappa di Madonna di Campiglio fu chiamato ad un controllo a sorpresa ed emerse un valore di ematocrito pari al 52: fu squalificato e dovette affrontare un processo per frode sportiva. Pantani però ripeté gli esami poche ore dopo e risultò avere un ematocrito dal valore ancora di 48. Ma i dubbi sono anche altri e tanti: quel giorno Pantani fu sottoposto agli esami alle 7,46, non alle 8,50 come emerso dall’indagine di Trento e l’etichetta (con il numero 11440) assegnata alla sua provetta venne apposta senza garantire l’anonimato, tutti sapevano che era quella del Pirata.
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Fonte : Fanpage