La presentazione di Galaxy Ring è stata accolta con grande interesse perché Samsung è il primo grande colosso del tech a proporre un anello intelligente. Un gadget ultraindossabile che monitora parametri fisici come battito cardiaco e temperatura, che controlla il riposo notturno e prende nota del ciclo mestruale: funzioni molto utili, soprattutto a bordo di un accessorio molto discreto, leggero e pressoché invisibile. Peccato che tutto quel che promette Galaxy Ring sia già da tempo tra le dotazioni di un dispositivo collaudato e molto popolare, giunto ormai alla terza generazione, ovvero Oura Ring.
Quanto Galaxy Ring assomiglia a Oura Ring
Sul design c’è poco da dire, perché la forma è inevitabilmente quella ad anello, con tutti i sensori e l’hardware incastonati all’interno della superficie indossabile al dito. Oura Ring è disponibile nelle misure anello da 6 a 13 e in sei colori mentre Galaxy Ring scende fino alla misura 5 con tre sfumature, con pesi da 4 a 6 grammi per il primo e da 2,3 a 3 grammi per il secondo. Il materiale scelto per entrambi è il titanio con certificazione IP68 per la resistenza ad acqua e polvere. La batteria dei due anelli dura fino a 7 giorni e i sensori principali sono i medesimi ovvero accelerometro per rilevare spostamenti, sensore di temperatura e ppg (fotopletismogramma) per rilevare le variazioni del volume del sangue nel letto microvascolare del tessuto.
Le funzioni proposte si basano sulle capacità dei sensori e quindi, anche in questo caso, il legame è evidente tra i due dispositivi, che possono garantire il monitoraggio di battito cardiaco, temperatura corporea e differenze in corso, analisi qualità del sonno e supporto per il ciclo mestruale. Oura Ring è però compatibile anche con iOs, a differenza di Galaxy Ring. Lato AI, Galaxy Ring punta molto sulla piattaforma, che però è strettamente legata all’uso con smartphone di casa (e di ultima generazione), mentre Oura Ring garantisce accesso pieno alle capacità a prescindere dallo smartphone associato. Al lancio, Galaxy Ring traccerà attività come camminata e corsa, poi potrebbe ampliare il ventaglio, mentre Oura Ring è già compatibile con circa 30 discipline.
Abbonamenti e disponibilità in Italia
Le maggiori differenze tra i due anelli risiedono nei prezzi e nella disponibilità. Our Ring di ultima generazione costa 299 euro di listino e richiede un abbonamento di 5,99 euro al mese (o 69,99 euro all’anno) per accedere alle sue funzionalità più evolute. Samsung Galaxy Ring costa 399 euro e al momento non richiede un abbonamento, quindi in circa un anno e mezzo Galaxy Ring recupera la differenza di prezzo rispetto a Oura Ring. Tuttavia l’Italia è esclusa dalle nazioni del lancio, quindi si dovrà pazientare prima di acquistare la proposta coreana. Inoltre, Oura Ring offre il kit per controllare la misura del dito, mentre Samsung la fa pagare 10 dollari negli Usa: se poi si procede all’acquisto si riceve uno sconto di 10 dollari, altrimenti se si decide di non comprare, si perde la somma.
Riuscirà Samsung a conquistare la vetta del segmento pur arrivando più tardi e senza grosse differenze col suo rivale, magari sfruttando la sua ampia fanbase o eventuali promozioni in combinazione con altri prodotti? Di sicuro Galaxy Ring potrebbe rimanere una scelta appetibile per chi preferisce l’ecosistema Samsung avendo già in casa smartphone, tablet o computer di casa. Oura Ring ha dalla sua anni di esperienza, con continui aggiornamenti che migliorano e ampliano le capacità dell’anello.
Fonte : Wired