Lo denuncia un rapporto degli esperti di Elliptic, società britannica di analisi blockchain. Nel mirino un marketplace chiamato HuiOne Guarantee che vede coinvolto anche Hun To, cugino dell’attuale primo ministro Hun Manet. Dallo scambio di denaro alla Pig Butchering scam, affari illeciti per 11 miliardi di dollari con implicazioni di gruppi cinesi.
Phnom Penh (AsiaNews) – Esperti di criptovalute hanno scoperto che un marketplace online chiamato “HuiOne Guarantee” è utilizzato da una vasta rete di criminali informatici nel Sud-est asiatico, soprattutto in Cambogia, che sfruttano varie tipologie di truffe online, fra cui la “Pig Butchering scam” per alimentare il malaffare. Secondo quanto emerge da un rapporto di Elliptic (società britannica di analisi blockchain con sedi da Londra a Singapore) i promotori della piattaforma offrirebbero “servizi di tecnologia, dati e riciclaggio di denaro” che sono stati utilizzati per transazioni illecite “per un totale di almeno 11 miliardi di dollari”.
Per gli esperti di Elliptic, che hanno denunciato il nuovo scandalo legato alle criptovalute, l’area virtuale in cui avvengono gli scambi è parte integrante di HuiOne Group, un conglomerato cambogiano i cui dirigenti hanno intrecciato stretti legami con la famiglia Hun, dal padre Sen per decenni primo ministro, al figlio Manet che gli è succeduto al potere. In particolare Hun To, cugino dell’attuale premier, è direttore di una delle unità della HuiOne Group collegata alle frodi crittografiche. Ed è proprio questo legame, a detta degli esperti, che renderebbe più complicate le inchieste e rischia di lasciare in molti casi impuniti i criminali. Inoltre, vi sarebbe un’altra attività di HuiOne, la HuiOne International Payments, attivamente coinvolta nel riciclaggio di proventi da truffe a livello globale.
Le truffe online hanno portato al furto di decine di miliardi di dollari ai danni di milioni di vittime in tutto il mondo. La tipologia più diffusa è quella nota con il nome di “Pig Butchering scam” in base all’approccio adottato dai truffatori, che “mettono all’ingrasso” le vittime in programmi di investimento falsi per poi sottrarre quanto hanno accumulato. E ancora, altre truffe riguardano lo schema ponzi, l’impersonificazione di membri della famiglia e l’estorsione o minaccia sessuale.
Secondo un rapporto di US Institute of Peace molte di queste truffe sono perpetrate da gruppi transnazionali originari della Cina e operanti in “movimenti organizzati” nei Paesi del Sud-est asiatico. Fra questi, il fenomeno ha assunto particolare vigore in Myanmar, Laos, Filippine e Cambogia dove i gruppi hanno potuto sfruttare conflitti regionali, corruzione e crescita selvaggia di “Zone economiche speciali”.
Come spiegato nel sito web di HuiOne, il ramo dei servizi finanziari avrebbe 500mila utenti registrati. Tra i suoi clienti figurano anche colossi del settore come Alipay, Huawei, PayGo Wallet, UnionPay e Yes Seatel. In alcuni casi persone inconsapevoli originarie dell’Asia e Africa vengono allettate con posti di lavoro ben remunerati nella regione, per poi essere intrappolate in “scam compounds” gestite da malviventi cinesi che utilizzano anche collari elettrici per “intrappolare” i lavoratori migranti. Una pratica, come evidenzia l’istituto americano, che si sta diffondendo rapidamente in tutta l’Asia.
HuiOne Guarantee, fondata nel 2021, comprende una rete di migliaia di canali di app di messaggistica istantanea su Telegram gestiti da diverse realtà. Sebbene sostenga di fungere da mercato per immobili e automobili, secondo la denuncia di Elliptic la maggior parte dei beni e dei servizi offerti sarebbero destinati agli operatori di truffe informatiche. “La più grande categoria di commercianti che operano su HuiOne Guarantee è quella che offre la possibilità di spostare e scambiare denaro” spiega la società. In molti casi offrono “esplicitamente servizi di riciclaggio di valuta, tra cui l’accettazione di pagamenti da parte di vittime in tutto il mondo, il trasferimento oltre confine e la conversione in altri beni, tra cui contanti, stablecoin e applicazioni di pagamento cinesi”.
Secondo i dati condivisi da SlowMist a inizio gennaio, i commercianti associati a HuiOne Guarantee avrebbero effettuato ulteriori transazioni di criptovaluta con un portafoglio che ha ricevuto più di 4,6 milioni di dollari da un altro portafoglio collegato all’esercito dell’Alleanza del Myanmar. “Il valore delle criptovalute ricevute da HuiOne Guarantee e dai suoi commercianti, e il tipo di beni e servizi offerti, suggeriscono che si tratta di un fattore chiave per gli operatori di truffe informatiche nel sud-est asiatico” conclude Elliptic.
Fonte : Asia