L’estrema destra ha una nuova casa al Parlamento europeo e si chiama “Europa delle Nazioni Sovrane”, i cui deputati sono noti anche come i Sovranisti. Dopo i rumors che si susseguivano da settimane, anche prima delle Europee del 9 giugno, il partito Alternativa per la Germania (AfD) ha fondato ufficialmente un gruppo politico all’interno dell’Eurocamera, nato dalla collaborazione con l’eurodeputato ceco Ivan David (Spd), a cui hanno poi aderito altri eurodeputati di varie formazioni e Paesi. Mentre il resto dei partiti (dalla sinistra radicale ai popolari) si affanna a creare un cordone sanitario intorno alle istituzioni europee per impedire all’estrema destra di accedere ai ruoli chiave a Bruxelles, la terza famiglia politica di ultradestra si accomoda tra i seggi dell’Eurocamera con un proprio gruppo.
Dopo i Patrioti di Viktor Orban, in cui è stata accolta la Lega, si forma un ulteriore gruppo politico di stampo nazionalista e xenofobo. Stavolta a peggiorare l’identikit c’è la componente filonazista, ufficialmente ripudiata dagli eletti dell’Afd, ma che circola tranquillamente tra i suoi membri ed elettori, come dimostrano i vari processi in Germania. L’estrema destra risulta frammentata, ma comunque rafforzata, potendo ora contare su tre gruppi politici e 187 eurodeputati, includendo Patrioti (84), Ecr (78) e Sovranisti (25). Come ha avvertito la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola del Partito popolare europeo: “Questa Assemblea sarà molto diversa dalla precedente. Date risposte o i cittadini guarderanno agli estremisti”.
Simpatie filonaziste
L’Europa delle Nazioni Sovrane nasce in parte dalle ceneri di Identità e democrazia (Id). Alla vigilia delle Europee di giugno, la delegazione dell’Afd è stata espulsa da Id a causa di simpatie naziste emerse da varie interviste e comportamenti dei suoi membri in Germania. Nel mirino era finito in particolare Maximilian Krah, esponente di spicco di Afd in ambito europeo e spitzenkandidat proprio di Identità e democrazia. A Krah è stata fatale un’intervista in cui ha dichiarato che “non tutti i nazisti erano cattive persone”. Ora che il gruppo di Identità e democrazia è morto, con i deputati della Lega e del Rassemblement national di Marine Le Pen che hanno aderito al gruppo dei Patrioti, i 14 tedeschi di Afd sono diventati la principale delegazione di questo nuovo gruppo politico di estrema destra.
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Vi ha aderito l’unico eletto del partito Spd ceco, che in precedenza apparteneva al gruppo Id, e Sarah Knafo, l’unica “sopravvissuta” del partito francese Reconquète, fondato da Eric Zemmour, che ne ha espulsi quattro dopo il loro appoggio al Rassemblement national di Marine Le Pen alle elezioni in Francia. C’è poi l’ungherese del Movimento della nostra patria, i 3 bulgari del partito Rinascimento, 3 polacchi di Konfederacja (ma altri 3 hanno scelto di non aderire), uno slovacco di Republika, un lituano dell’Unione popolare e della giustizia. Resta fuori invece quello che era stato il volto principale dell’AfD a Bruxelles: Maximilian Krah. Nessun ingresso al momento neppure per i tre eurodeputati spagnoli del partito Se Acabò La Fiesta, che pure sembravano interessati ad aderire. In totale i partiti nazionali dei Sovranisti sono 8 e i deputati aderenti 25, costituendo così il gruppo più piccolo dell’intero parlamento Ue.
Nazionalismo e populismo di destra
Il collante di queste variegate formazioni è la triade tipica della destra : conservatrice, nazionalista e sovranista. La promessa comune di questi partiti è quella di sigillare l’identità europea all’interno dei loro canoni “tradizionali”, di assicurare “sicurezza” e il mantenimento delle industrie all’interno dei confini nazionali. Nonostante la matrice comune rispetto ad Ecr e Patrioti, gli eletti di Afd sono stati comunque costretti a crearsi un proprio gruppo politico, viste le reticenze di altri leader ad accoglierli. Li evita Giorgia Meloni, che continua a corteggiare la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e volersi accreditare come “moderata” in Europa.
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Rifugge da loro anche Marine Le Pen, che dopo averne voluto l’espulsione dei tedeschi da Id, ha preferito l’abbraccio con l’autoritario Orban. Pesano sul loro conto la simpatia sottesa nei confronti delle SS naziste e alcuni processi per violenza sia verbale che fisica per membri e simpatizzanti tedeschi. C’è poi il martellante richiamo alla Massenmigration (migrazione di massa), che sottende il razzismo islamofobico, insieme al ritorno in auge di un euroscetticismo della prima ora, che era via via scemato nelle nuove versioni dell’ultradestra. L’altro tratto comune è quello del negazionismo rispetto ai problemi legati al clima. Afd parla apertamente di “isteria climatica” per contestare le decisioni adottate dal cancelliere tedesco Olaf Scholz in materia di ambiente.
Patriottismo anti-Bruxelles
Alla riunione costituente, sono stati eletti co-presidenti René Aust (AfD) e Stanislaw Tyszka, un politico polacco e docente universitario del partito Nowa Nadzieja (Nn) mentre i vicepresidenti sono Sarah Knafo (Reconquite), lo slovacco Milan Uhrok (Republika) e il bulgaro Stanislav Stoyanov (Revival). “Abbiamo scelto questa strada non perché sia facile, ma perché è necessario realizzare la nostra visione condivisa di un’Europa delle Patrie, forte, unita e lungimirante”, ha scritto nel comunicato stampa di annuncio della fondazione del gruppo il leader di Spd, il ceco Tomio Okamura. L’Europa delle nazioni sovrane, ha fatto sapere, sarà “contro il Green Deal, contro la migrazione, contro l’islamizzazione dell’Europa, e vogliamo che i poteri di Bruxelles tornino a livello nazionale”. Abbandonata dunque totalmente l’idea che le istituzioni europee possano essere riformate dall’interno.
Fonte : Today