In Italia il mercato degli influencer cresce, ma non per tutti. Secondo il report pubblicato qualche giorno fa da DeRev (società specializzata in strategia e comunicazione digitale) sui compensi degli influencer italiani nel 2024: aumentano nel numero e nei guadagni i creator più piccoli a scapito dei grandi nomi. Stando al report, dunque, è aumentata enormemente la richiesta, se non la pretesa, di trasparenza e autenticità da parte di brand e utenti, che è anche la causa di una generale perdita di interesse nei confronti di celebrity e personaggi dello spettacolo a favore di creator che risultano più genuini.
Non solo. L’interesse si sposta dai personaggi in sé verso i contenuti (e successivamente sui creator che li producono). Infatti, a partire dallo scorso anno le aziende hanno cominciato ad assegnare il budget dedicato all’influencer marketing su più protagonisti dei social, andando a ridurre gli investimenti da grandi cifre su personaggi noti. Il motivo? I creator più piccoli sono in grado di offrire target più profilati e un grado superiore di fiducia da parte della propria community, che si traducono in un’autorevolezza di merito, fondata sulla qualità e il valore dei contenuti che producono, e non sulla fama. Questo anche in forza delle impostazioni degli algoritmi.
Cosa fa la differenza tra contenuti online
A fare la differenza sono quindi la qualità del contenuto e il valore che ricava chi ne fruisce, al punto che il numero di follower perde di importanza e non è più sinonimo di successo. In questo contesto, è di qualche ora fa la notizia per cui passa di mano l controllo di Flatmates, l’agenzia di influencer marketing e contenuti editoriali.
Cosmico, la startup nata con l’obiettivo di connettere i talenti del mondo digitale e le aziende, ha infatti acquisito la maggioranza della società fondata a Milano da Marcello Ascani e Gummy Industries.
“Una cosa che mi ha sempre colpito delle storie imprenditoriali di successo che ho diffuso in questi anni – precisa a Italian Tech Marcello Ascani, CEO e co-founder di Flatmates -, è la capacità di crescere velocemente. In tutte le storie che ho raccontato in Italia e all’estero, per scalare velocemente emerge l’importanza delle persone. Per questo fin dal giorno zero in Flatmates ho messo massima cura nel selezionare i creator con cui lavoriamo, i membri del team e i soci.
La fusione con Cosmico è una naturale continuazione di questa prospettiva imprenditoriale: unire due società in settori vicini e con la stessa ambizione, trasformare il modo in cui le aziende trovano talento per crescere. Che sia per eseguire una strategia di comunicazione o sviluppare un prodotto, Cosmico e Flatmates offrono soluzioni basate sulla remotizzazione e la massima libertà possibile per il talento”.
Perché Cosmico prende il controllo di Flatmates: i dettagli dell’operazione
Cosmico, startup nata per connettere i talenti del mondo digitale e le aziende, ha acquisito la maggioranza di Flatmates, agenzia di influencer marketing e contenuti editoriali fondata da Marcello Ascani, imprenditore e youtuber, e Gummy Industries agenzia di creativa indipendente tra le più apprezzate nel panorama italiano. L’operazione da oltre 2 milioni di euro ha l’obiettivo di rafforzare le capacità della società, per offrire a qualsiasi impresa i migliori talenti sul mercato espandendo il modello nel segmento Marketing e Comunicazione, e puntare a chiudere il 2024 con un fatturato di oltre 10 milioni euro.
Fondata nel 2020 da un’intuizione di Francesco Marino, Ceo e co-founder insieme a Matteo Roversi e Simone Tornabene, Cosmico ha visto in soli 4 anni una crescita significativa: passata da 0,5 milioni di euro di fatturato nel 2020 a 4,5 milioni nel 2023, dopo aver recentemente chiuso un round da 4 milioni, conta oggi circa 100 clienti e una community di oltre 20 mila professionisti in ambito Design, Coding, Marketing & Comunicazione, Data & AI, Cybersecurity.
Dal canto suo, la società di Ascani nata nel 2021 ha realizzato ricavi per 3 milioni di euro nel 2023 con una previsione di chiudere l’anno a 4 milioni di euro, e oggi aiuta i brand a collaborare con i content creator .Tra i suoi clienti: Satispay, NordVPN, Trade Republic, Autogrill, e Unobravo.
“Continuare a crescere su internazionalizzazione e tecnologia”
“Flatmates è cresciuta vertiginosamente dalla nascita ad oggi, con 3 milioni di giro d’affari nel 2023 a soli tre anni dalla sua fondazione – continua Ascani -. È stato un viaggio bellissimo fin qui, io e Michele siamo felici dei risultati ma vogliamo fare ancora meglio. L’entrata nel gruppo Cosmico ci permette di fare questo: continuare a crescere velocemente sui due assi principali della nostra strategia di crescita: internazionalizzazione e tecnologia. Grazie a Cosmico potremo accelerare le nostre attività su entrambi i fronti e ampliare il nostro raggio d’azione. Inoltre diventando anche azionista di Cosmico avrò la possibilità di mettere a disposizione la mia esperienza imprenditoriale in un gruppo che ha ambizioni europee coerenti con i miei interessi”.
Nell’operazione di acquisizione, Marcello Ascani e Michele Pagani, Head of Media Strategy di Gummy Industries, resteranno soci di Flatmates, mantenendo anche i loro ruoli manageriali.
Chi sale e chi scende nel mondo dei creator. Tutti i numeri
Secondo il report di DeRev, sui compensi degli influencer italiani del 2024, le piattaforme coinvolte nel giro di distribuzione degli investimenti delle aziende sono ormai sostanzialmente tre: Instagram, TikTok e YouTube, più una in ascesa, LinkedIn.
Il report evidenzia un’altra caduta di Facebook: nel 2024 risultano in forte contrazione tutti i compensi (-47,40% in media) per tutte le categorie di influencer. Discorso diverso per TikTok e YouTube: qui il calo è in media del 19% per la prima e del 21% per la seconda, ma con differenze sostanziali per i diversi creator. Su TikTok è determinato dal crollo dei compensi delle celebrity (-67,7%) e dei Mega Influencer (-40%), mentre su YouTube i guadagni risentono della contrazione nel settore centrale (Mid-Tier e Macro Influencer, rispettivamente -26,5% e -33,5%). Instagram, invece, registra un aumento medio del +3,65%, ma a tutto vantaggio di alcune categorie: soffrono le Celebrity (-31,6%) e i Mega influencer (-16%) mentre sorridono tutti gli altri: i Macro vedono crescere i compensi del 16,5%, i Mid-tier del 23%, i Micro del 17,5% e in Nano del 12,5%.
In sostanza sono i compensi dei mega influencer e delle celebrity a ridursi maggiormente, perché i brand si stanno orientando sempre di più verso creator più piccoli”. Secondo quanto rilevato da DeRev, infatti, a partire dallo scorso anno le aziende hanno cominciato a ripartire il budget dedicato all’influencer marketing su più protagonisti dei social, andando a ridurre gli investimenti da grandi cifre su personaggi noti.
I dati di mercato e l’ascesa di LinkedIn
A riprova che il calo dei compensi non identifichi una crisi del comparto ci sono le rilevazioni sul mercato: DeRev conferma la previsione avanzata per il 2023 che fissava un +13% rispetto all’anno precedente (circa 348 milioni di euro in Italia), e stima per il 2024 un ulteriore aumento degli investimenti in advertising sui canali digitali, tra i quali anche quelli per l’influencer marketing che potrà raggiungere un volume di affari di circa 375 milioni di euro (+8% rispetto al 2023), pari a una quota compresa tra il 5% e l’8% della spesa complessiva in digital advertising.
Infine, una certa attenzione va dedicata a LinkedIn: si tratta di una piattaforma in forte crescita che recentemente ha introdotto i primi strumenti per favorire la collaborazione tra brand e creator, che qui sono principalmente opinion leader, imprenditori e manager di spicco. Oltre a poter costruire una solida community, i creator di LinkedIn possono pubblicare contenuti “in partnership” con un brand, ottenere metriche più dettagliate sull’efficacia dei propri post e, in qualche caso, utilizzare un nuovo formato di advertising per promuovere i contenuti del proprio profilo nei confronti di un determinato target.
L’altra tendenza accennata che non è ancora emersa significativamente è quella dei virtual influencer.
Si registrano esperimenti che stanno dando esito positivo, ma che non si traducono ancora in reali posizionamenti di influenza o rilevanza sul mercato italiano.
Fonte : Repubblica