Giacomo Bozzoli è stato arrestato. Era a Soiano del Garda

Giacomo Bozzoli è stato preso. I carabinieri lo hanno fermato a Soiano del Garda, nella sua villa. Il 39 enne era latitante da dieci giorni dopo la condanna all’ergastolo della Corte di Cassazione per l’omicidio dello zio Mario, avvenuto nel 2015. Bozzoli inizialmente era andato in Spagna inseme alla compagna e al figlio di 9 anni che in un secondo momento si erano poi separati da lui.

Ieri pomeriggio i carabinieri del comando provinciale di Brescia, con gli inquirenti della procura avevano ascoltato, con un’audizione protetta, il figlio di 9 anni del ricercato che ha confermato la versione fornita dalla madre riguardo all’ultimo contatto avuto con il padre. Secondo il racconto del bambino, del tutto verosimile rispetto a quello della donna, Giacomo Bozzoli, li avrebbe salutati nell’resort di Marbella in Spagna da dove poi sarebbe fuggito. Per trovarlo si era attivata l’Interpol, che attraverso la sala operativa internazionale ha attivato tutte procedure investigative previste nei protocolli per la ricerca dei latitanti italiani nel mondo. 

La sentenza

La sentenza di condanna della Cassazione – che ha di fatto chiuso il caso – risale al 1° luglio. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, e poi confermato dall’esito dei processi, il nipote Giacomo avrebbe ucciso lo zio gettandolo in un forno della fonderia la sera dell’8 ottobre del 2015. Il movente sarebbe legato a dissidi di tipo economico legati alla fonderia di cui lo zio Mario era comproprietario insieme al padre del 39enne: “Giacomo è l’unico in cui è risultato coesistere, unitamente all’odio ostinato e incontenibile (…) nei confronti della vittima, anche l’interesse economico per ucciderla riconducibile agli interessi societari e familiari” si legge nelle motivazioni della sentenza di secondo grado. Quando i carabinieri hanno suonato al campanello della sua villa per notificargli l’ordine di carcerazione di Bozzoli però non c’era traccia.

Fonte : Today