Metallica, James Hetfield sulla tecnica alla batteria di Lars Ulrich: “Gli sbagli? Sono divertenti. Da due anni suona alla grande”

Nella comunità di fan dei Metallica si discute da sempre su u tema controverso: la tecnica di Lars Ulrich. È stato lui a immaginare il progetto Metallica e a fondare la band con James Hetfield nel 1981, ma per molti il suo livello non è lo stesso della band, dallo stesso Hetfield a Kirk Hammett, compreso il primo bassista Cliff Burton che aveva addirittura una formazione da musicista classico e un talento compositivo straordinario. “Lars Ulrich sta tenendo il tempo?” è la domanda che spesso si sentono rivolgere i Metallica.

In una nuova putata del podcast The Metallica Report James Hetfield ha risposto: “È divertenteNegli ultimi due anni sta suonando alla grande. Spero che si stia divertendo e che non si stia preoccupando troppo di come suona. A volte si fa prendere dalle emozioni. Ma adesso come gruppo siamo tutti molto compatti e potenti.” Per prepararsi al massimo, i Metallica hanno allestito nel backstage dei concerti del M72 World Tour una sala prove in cui ripetono le complesse sequenze e gli attacchi delle loro canzoni prima di salire sul palco. “Ma non vogliamo essere una macchina perfetta” ha detto James Hetfield, “Nonostante tutte le prove, può sempre succedere qualcosa. Non ho paura di sbagliare. Gli errori sono momenti unici e irripetibili”.  La differenza tra le versioni in studio e dal vivo dei brani dei Metallica è soprattutto la rapidità di esecuzione: “Dal vivo andiamo più veloce, ovviamente. A volte riascolto i nostri live e dico: ma chi sta suonando? Non riesco a stargli dietro”. Robert Trujillo ha spiegato il suo trucco: “Ho sviluppato una tecnica particolare, suono con tre dita per stare dietro al ritmo in alcuni pezzi. Quando sono entrato nella band ero perso. Dal vivo io, Lars, Kirk e James andiamo più veloce, è una cosa naturale con tutta quella energia”.

Un’ultima rivelazione sulla tecnica dei Metallica è arrivato da Joe Duplantier della band francese Gojira, fenomeni del metal progressive, che ha raccontato di aver provato gli ear-in monitor di James Hetfield per capire cosa sentisse lui sul palco: ”Sono rimasto senza parole, non si sentiva quasi la batteria. Suona la chitarra e canta come se fosse praticamente da solo, non so come faccia. Tutti hanno bisogno di sentire tanta batteria in cuffia perchè sono caotici e hanno bisogno distare ancorati agli altri. Io per esempio sono così. Nei Metallica invece credo che siano gli altri a seguire James, anche Lars”.     

Fonte : Virgin Radio