J.K. Rowling, cosa sappiamo di TERF, lo spettacolo teatrale ispirato alla scrittrice

Sono anni ormai che J.K. Rowling, milionaria autrice della saga di Harry Potter, viene accusata di essere una TERF. Per altrettanti anni la scrittrice ha rispedito le accuse al mittente, ma ora quest’etichetta le sarà ancora più incollata addosso, se consideriamo lo spettacolo teatrale con questo titolo che debutterà il prossimo 2 agosto al celebre Fringe Festival di Edimburgo. Ma andiamo per gradi: che cosa significa TERF? Si tratta di una sigla che sta per Trans Exclusionary Radical Feminist, ovvero “femminista radicale transescludente“, ed è una definizione che si utilizza per indicare una frangia particolarmente agguerrita (ma anche minoritaria, a livello quantitativo) del femminismo contemporaneo che nega il fatto in particolare che le donne transgender siano donne a tutti gli effetti, escludendole dunque di conseguenza dalle loro lotte e dalle loro battaglie. La stessa Rowling da molti anni a questa parte ha più volte esternato le sue convinzioni a riguardo, ribadendo il primato del sesso assegnato alla nascita su qualsiasi altra autodeterminazione personale, aderendo alle battaglie per l’esclusione delle donne trans dai bagni femminili e esprimendosi in modo tranchant su percorsi di transizione e ormoni bloccanti della crescita negli adolescenti.

Per queste posizioni di certo non progressiste, Rowling nell’ultimo periodo è andata incontro a diverse polemiche, inimicandosi gran parte dell’opinione pubblica (e anche dei tanti attori che hanno partecipato ai film tratti dai suoi libri) e venendo esclusa da alcune importanti occasioni, come il tour promozionale per i film di Animali fantastici – sempre tratti dalle sue opere – e dal documentario sui 20 anni dal debutto nelle sale di Harry Potter. Gli stessi fan della saga del maghetto di Hogwarts sono dilaniati tra l’amore per libri che hanno segnato la crescita (anche morale, nello spirito di accettazione e lotta all’esclusione) di un’intera generazione e le posizioni odierne dell’autrice. Lei da parte sua ha sempre continuato a difendere la sua libertà di pensiero e di espressione, prendendosela contro il pure thinking, un’espressione coniata da lei per indicare tutto sommato quello che altrove viene chiamato politicamente corretto, o cultura woke.

Lo spettacolo teatrale

Ecco, tutta questa diatriba intellettuale è in fondo riassunta in TERF, scritto da Joshua Kaplan, sceneggiatore e drammaturgo (tra i suoi ultimi lavori, la serie Tokyo Vice), il quale si è ispirato fin da subito alle posizioni transfobiche di Rowling ma assicura che la pièce non vuole farle del trolling, anzi la scrittrice stessa (che sul palcoscenico sarà interpretata dall’attrice americana Laura Kay Bailey) è stata invitata alla première scozzese. Secondo una versione dell’opera visionata da Hollywood Reporter, lo spettacolo vede i giovanissimi Daniel, Emma e Rupert (le controparti di Radcliffe, Watson e Grint, attori protagonisti dei film di Harry Potter) che cercano di far ravvedere Rowling sulle sue posizioni sempre più oltranziste e dolorose. Ci sono anche dei flashback in cui si incontrano gli uomini che le hanno segnato drammaticamente la vita (il primo editor, l’ex marito, il padre…), facendole sviluppare una visione sull’identità di genere fin troppo incrollabile.

Nonostante i personaggi dell’opera si confrontino in modo deciso, nessuno alla fine cambia idea, ma – sempre secondo le indiscrezioni dell’Hollywood Reporter – il clima è quello di un confronto famigliare: “In molti modi è la storia di una famiglia. Nella mia testa, loro tre erano fratelli di undici anni e Jo [Rowling] una figura genitoriale…”, spiega al magazine Kaplan: “In fondo abbiamo tutti una sorta di ossessione freudiana nei suoi confronti”. Rowling è a conoscenza dello spettacolo (che Kaplan vorrebbe anche trasporre sullo schermo), ma per ora non ha fatto partire nessuna azione legale, come invece non ha esitato a fare in altre occasioni in passato. Di sicuro, dal momento del suo debutto, TERF tornerà a far discutere animatamente, mentre i tempi in cui attorno al Wizarding World vigeva un clima di amore e magia sono sempre più lontani.

Fonte : Wired