Quanto costa mantenere la seconda casa al mare o in montagna

L’acquisto di una seconda casa al mare o in montagna per alcuni è un modo per effettuare un investimento per altri la possibilità di avere un luogo sicuro abbattendo i costi degli affitti durante le vacanze estive o invernali. Pur rappresentando un affare, prima di compiere un passo così importante bisogna valutare una serie di considerazioni come i costi di manutenzione e le spese ordinarie.

Casa al mare o in montagna?

costi seconda casa-3Decidere se acquistare una casa al mare o in montagna è soprattutto una questione di gusti e preferenze, ma in piccola parte anche del budget che avete a disposizione.

Oltre al costo in sé dell’immobile, bisogna valutare il mantenimento che al mare risulta più alto rispetto alla montagna. Ad esempio le proprietà vicino alla spiaggia si rovinano più facilmente se confrontate con quelle in alta quota a causa della salsedine. Nel caso in cui acquistiate la seconda casa per affittarla, dovete considerare che nonostante i costi di gestione più alti, gli immobili in una località marittima hanno un maggiore valore sul mercato. Il turismo marittimo, infatti, è molto più sviluppato di quello in montagna, in cui è meno diffuso.

Cosa valutare prima di acquistare la seconda casa

Che sia mare o montagna, prima di valutare l’acquisto di una casa semplicemente per trascorrere le vacanze o per avere un reddito bisogna pensare se si tratta di un investimento conveniente. Prima di tutto dovete stabilire il vostro budget e poi in seguito scegliere la località adatta. Nel caso di una seconda casa potete farvi guidare dai gusti e dalle preferenze. Se invece volete sfruttarla come un investimento, meglio prediligere località turistiche, vicino alle principali attrattive e a strade centrali.

Le imposte sulla seconda casa

costi seconda casa-4Mantenere una seconda casa può essere impegnativo dal punto di vista economico e il principale aspetto da prendere in considerazione sono le imposte. Sono più elevate rispetto a quelle sulla prima casa non solo al momento dell’acquisto, ma anche successivamente.

Tra le prime imposte da prendere in considerazione c’è l’Iva. Se la seconda casa è stata acquistata direttamente dal costruttore il tasso sale al 10%, fino al 22% nel caso di un immobile di lusso. Se la proprietà ha meno di 5 anni l’Iva scende al 9%, mentre quella di registro sale al 9%.

Un borgo italiano è rinato dopo aver venduto case a 1 euro agli stranieri 

Quando l’appartamento viene comprato da un privato l’imposta di registro per la seconda casa passa invece dal 2 al 9%.

Per quanto riguarda l’Imu e la Tasi la seconda casa non ha le esenzioni previste per l’abitazione principale, mentre per la Tari la tassazione cambia in base al nucleo familiare e alla tassazione del Comune.

Costi fissi con le utenze

costi seconda casa-5Avere una seconda casa, vuol dire gestire anche le cosiddette spese vive, ovvero le utenze di luce, acqua e gas che rappresentano ugualmente dei costi fissi perfino quando non l’abitate. A questo va aggiunto che le tariffe per le seconde case sono più elevate.

Non solo bollette, tra i costi fissi di un immobile ci sono quelli del condominio che variano a seconda della grandezza e della composizione del palazzo.

Spese saltuarie

Oltre alle spese fisse, le seconde case proprio come le prime hanno dei costi straordinari da non sottovalutare. Se avete deciso di utilizzare l’abitazione come casa vacanza dovete contemplare le spese legali nel caso in cui la affitterete.

Ci sono poi i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria: tra i primi rientrano le piccole riparazioni, la pulizia e il giardinaggio (nel caso di spazio esterno). Quelle straordinarie invece coinvolgono riparazioni o ristrutturazioni che cambiano a seconda dello stato dell’abitazione.

Fonte : Today