Svaniti nella notte: la spiegazione del finale del thriller con Riccardo Scamarcio

Svaniti nella notte è il nuovo thriller Netflix con Riccardo Scamarcio e Annabelle Wallis (Peaky Blinders) arrivato su Netflix l’ 11 luglio 2024. Ambientato in Puglia, questo film racconta la storia di una coppia che, dopo il rapimento dei figli misteriosamente nel cuore della notte nella periferia di Bari, inizia una disperata ricerca per rintracciarli, adottando misure drastiche per salvarli. Ma cosa accade ai bambini e come va a finire questo film che lascia letteralmente con il fiato sospeso fino alla fine? Scopriamolo insieme. 

Svaniti nella notte: la trama

Elena è una psichiatra americana venuta a vivere in Italia, in Puglia, per amore di Pietro, un uomo dal passato burrascoso. Si sono sposati, hanno fatto due figli, coltivando il sogno di restaurare una masseria e farne un albergo. Ma le cose non sono andate, e ben presto Pietro ed Elena si sono separati.

Una notte, i figli svaniscono nel nulla mentre sono con Pietro alla masseria. Lui li cerca ovunque e alla fine, disperato, è costretto ad avvertire Elena, con la quale è finito in causa per l’affidamento dei bambini. Quando Elena lo raggiunge, lo assale e lo incolpa, furiosa. Finché arriva loro una telefonata: i figli sono stati rapiti, per riaverli dovranno pagare 150.000 euro in contanti entro 36 ore. Per Elena è tutto elementare: sono gli strozzini con cui Pietro si è indebitato per provare inutilmente a restaurare la masseria.

È gente pericolosa, capace di tutto: devono fare come dicono. Pietro è costretto a rivolgersi a Nicola, un vecchio amico malavitoso, che gli propone un affare: gli darà i soldi di cui ha bisogno, ma in cambio vuole che quella notte parta per un’isola tra la Puglia e la Grecia, a sole tre ore da lì, prenda della droga da alcuni suoi “partner” commerciali e la riporti indietro. Ha sempre bisogno di barche “pulite” per i suoi traffici, e quella di Pietro casca a pennello. Pietro acconsente, s’imbarca in una folle avventura in mezzo al mare dalla quale esce vivo per miracolo, la mattina all’alba.

Ma quando rientra a Bari trova una situazione totalmente diversa da quella che aveva lasciato solo poche ore prima: niente sembra più corrispondere alla realtà, le persone si comportano in modo assurdo, Elena in testa. A Pietro sembra di impazzire: cosa sta succedendo? Ma non ha tempo per pensare: il tempo passa e questo folle mistero deve essere risolto in fretta.

Svaniti nella notte: la spiegazione del finale

(ATTENZIONE SPOILER)

Svaniti nella notte ha un finale decisamente inaspettato che dà all’intera storia tutto un altro sapore. Il rapimento dei figli di Pietro (Riccardo Scamarcio) sembra essere stato un’allucinazione per l’uomo che, per pagare il riscatto, ha deciso di collaborare al traffico illegale di cocaina grazie al quale ha guadagnato 150mila dollari ma rischiato di perdere la propria libertà. Pietro, infatti, per riavere i suoi figli ha passato una notte in barca, verso la Grecia, dove ha trasportato un carico di droga fino a Bari, convinto che i suoi strozzini avrebbero ucciso i suoi due bambini. Bambini che, però, la mattina dopo ricompaiono a casa di sua moglie e che sembrano non essere mai stati rapiti. 

Pietro prima crede di avere avuto delle allucinazioni e sua moglie decide di portagli via i suoi figli e chiedere il divorzio, poi inizia a sospettare che ci sia qualcosa sotto e quando trova una prova nella sua masseria a Bari capisce tutto. A rapire i suoi figli è stata sua moglie che li ha prima drogati e poi portati via chiedendo lei stessa i soldi del riscatto al marito. Il tutto fatto per chiedere il divorzio e intascarsi il denaro. Pietro però scopre tutto e si riprende i suoi figli mentre Elena torna in America. Nonostante il reato compiuto da parte di sua moglie Pietro decide di non rivelare niente a nessuno per evitare che i bambini sapessero che la loro mamma ha richiato di ucciderli solo per soldi. 

Svaniti nella notte: la recensione

Fonte : Today