#TikTokMadeMeBuyIt: come cambiano gli acquisti su TikTok, con i piccoli creator digitali

C’è una gigantesca community su TikTok, aggregata nell’hashtag #TikTokMadeMeBuyIt che in appena cinque mesi ha prodotto 1 milione e mezzo di video, generando oltre 8 miliardi di visualizzazioni in tutto il mondo. Un trend che riguarda la propensione all’acquisto degli utenti online e la mutazione del ruolo dei creator digitali.

#TikTokMadeMeBuyIt e? l’hashtag utilizzato dai TikToker associato ai video che mostrano prodotti acquistati online, dopo averli scoperti tramite l’app. Non si tratta di influencer professionisti supportati da milioni di follower, arbitri di mode e tendenze tramite promozioni commerciali. Al contrario, #TikTokMadeMeBuyIt è presente in milioni di profili di persone comuni, utilizzato nei video inerenti al cosiddetto “small business”: acquisti economici di piccoli oggetti alla portata di tutti, appartenenti prevalentemente alle categorie beauty e fashion.Un fenomeno virale, partito dal basso, che influenza le decisioni di acquisto delle persone in tutto il mondo e democratizza la figura dei creator digitali.

#TikTokMadeMeBuyIt, l’hashtag autentico e inclusivo

La conferma arriva dall’analisi “9 Social Listening Insights about #TikTokMadeMeBuyIt” condotta da Pierluigi Vitale, professore di Comunicazione Digitale all’Università del Molise, Social media Analysis expert e Serena Pelosi, esperta di Linguistica computazionale, in collaborazione con YouScan. Nel 2024 l’analisi ha monitorato contenuti e interazioni su TikTok in tutto il mondo, da marzo ad oggi, rilevando 1 milione e mezzo di video pubblicati e 8 miliardi e mezzo di visualizzazioni (numeri che continuano a crescere).

Le donne sono le principali protagoniste guidando le conversazioni su TikTok. Le fasce d’età più coinvolte sono quelle tra 18-24 e 25-34 anni: giovani adulti solitamente con un lavoro e quindi con disponibilità di spesa per acquisti di piccoli oggetti. Beauty, fashion, makeup, business, viaggi, skincare sono i principali interessi di questi TikToker e i prodotti più acquistati e recensiti sono i cosmetici, piccola gioielleria, abbigliamento, hairstyle e piante per appartamenti. Le caratteristiche dei prodotti più discusse sono il prezzo (41,6%), la qualità (20,2%), l’usabilità (15,7%), il design (13,5%) e la funzionalità (9%).

Gli utenti che associano #TikTokMadeMeBuyIt ai loro video provengono da una varietà di background professionali: content creator, artisti, imprenditori, studenti e infermieri sono solo alcune delle professioni più rappresentate. Questo riflette la diversità e l’inclusività della community su TikTok.

Gli Stati Uniti e l’Inghilterra sono i Paesi più rappresentati nei quali l’utilizzo dell’hashtag, ma anche della semplice espressione “TikTok Made me buy it”, e la propensione all’acquisto di questi prodotti sono maggiori. L’Italia insieme a Francia, Spagna e Germania si posiziona in cima ai Paesi europei.

A differenza delle classiche promozioni nelle quali i grossi influencer lanciano un prodotto, offrendo endorsement e visibilità ai brand coi quali collaborano, nel caso di #TikTokMadeMeBuyIt i video sono esempi di casi d’uso: i TikToker comprano, testano in prima persona e poi raccontano la loro esperienza, senza filtri. Giudicano la qualità e la praticità percepite sulla base delle aspettative che precedono l’acquisto. I video diventano virali sulla piattaforma, stimolando altri utenti ad acquistare e recensire i prodotti, replicando a loro volta la pubblicazione di un nuovo video.

Il fenomeno #TikTokMadeMeBuyIt si estende anche ad altre piattaforme social come Instagram, Pinterest, YouTube, Facebook e Twitter. Ma sono gli utenti dei social più visuali (video brevi, immagini elaborate) come TikTok, Instagram e Pinterest a mostrare il gradimento maggiore verso questo tipo di contenuti.

Siamo tutti influencer: come cambia il marketing digitale

L’efficacia di #TikTokMadeMeBuyIt si basa sulla psicologia del consumatore: solitamente le persone tendono a fidarsi delle raccomandazioni degli influencer più noti, ma in questo caso a fare la differenza è l’enorme quantità dei video realizzati dai piccoli creator digitali: persone comuni che pubblicano dimostrazioni live dell’utilizzo del prodotto acquistato, rendendo i contenuti associati a #TikTokMadeMeBuyIt particolarmente persuasivi. Un rapporto simmetrico di riprova sociale tramite il quale prevale l’idea del “siamo tutti influencer”. I video che utilizzano l’hashtag non si limitano a raccontare la qualità dei prodotti appena acquistati, ma intrattengono le audience, creando una forma di “advertainment”. Pubblicità spontanea (non pagata dai brand) e intrattenimento che rende i video più coinvolgenti e meno invasivi rispetto agli annunci tradizionali? sponsorizzati. Un’esperienza di acquisto e condivisione che stimola una risposta immediata del pubblico, indicando una nuova dimensione del marketing digitale, dove le raccomandazioni di piccoli influencer provocano un impatto molto forte rispetto alla pubblicità tradizionale.Grazie a #TikTokMadeMeBuyIt su TikTok i creator vengono percepiti come persone affidabili, un’autenticità che le campagne pubblicitarie faticano a raggiungere. Un ritorno alla vocazione originaria dei social media quando si pensava che la natura interattiva e simmetrica dei contenuti prodotti favorisse il coinvolgimento delle persone in modo autentico e creativo.

Fonte : Repubblica