15 depuratori d’acqua per dissetarti in modo sano e sostenibile

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(Ultimo aggiornamento: luglio 2024)

Affidarsi ai depuratori d’acqua domestici è uno stratagemma pratico e saggio per chi vuole migliorare la qualità dell’acqua che dalla rete idrica nazionale entra in casa. Facili da installare e da utilizzare, con operazioni di manutenzione che si limitano alla sola sostituzione dei filtri, questi apparecchi sono in grado in pochi istanti di catturare le più piccole impurità presenti, intrappolando una serie di agenti nocivi che vanno dai batteri ai pesticidi, dalle microplastiche ai metalli pesanti. Il risultato? Acqua più piacevole al gusto e più salutare per l’organismo, con uno sguardo rivolto anche all’ambiente: la possibilità di “bere bene” dal proprio rubinetto di casa può infatti portare alla riduzione del consumo di bottiglie di plastica e al conseguente calo della produzione di rifiuti da riciclare.

Cosa bisogna sapere sui depuratori

Prima di avventurarsi nell’acquisto di un depuratore domestico, è necessaria una doverosa premessa. L’acqua che proviene dagli acquedotti è già soggetta a controlli e verifiche, che ne attestano la conformità a quanto stabilito dal decreto legislativo n.31 del 2001 del Ministero della Salute italiano. Informazioni più dettagliate e specifiche possono essere richieste contattando le società gestrici della rete idrica e i propri comuni di residenza, ma come punto di partenza è importante sottolineare che l’acqua che fuoriesce dai rubinetti di casa è da considerare potabile al 100%. Detto questo, i depuratori domestici permettono di fare un ulteriore passo in avanti con un’azione che, a seconda del tipo di trattamento, agisce su differenti tipologie di residui e impurità.

La microfiltrazione è il metodo di depurazione più semplice ed economico, basato sull’utilizzo di filtri che contengono membrane progettate per trattenere le componenti solide presenti nell’acqua di diametro compreso tra 0,5 µm e 10 µm. Questa azione blocca le impurità senza aver alcun tipo di impatto sulle proprietà oligominerali dell’acqua, che rimangono intatte. Analoghi sono i principi alla base dell’ultrafiltrazione, che stringe letteralmente le maglie per bloccare sostanze chimiche e batteri con diametro compreso fra 0,001 e 0,05 μm. Infine, abbiamo l’osmosi inversa, il processo che richiede le apparecchiature più costose ma che allo stesso tempo assicura il risultato migliore, con una capacità di intercettare sostanze come pesticidi, diserbanti, nitrati e nitriti, fitofarmaci, metalli pesanti, virus e batteri con dimensioni fino a 0,0001 µm. Caratteristica peculiare dell’osmosi inversa è quella di bloccare anche buona parte dei sali minerali, dando così origine a un’acqua a basso residuo fisso.

Come trovare il modello giusto

Il mercato dei depuratori d’acqua propone una gamma di scelte piuttosto ampia, con modelli dotati di caratteristiche (e prezzi) differenti che possono essere suddivisi in tre specifiche categorie:

Fonte : Wired